Franca Melfi nasce in Calabria nel 1959. Sin da ragazzina ha un sogno: diventare medico. Sua mamma cerca di farla desistere, convinta che questo progetto non sia realizzabile. Suo papà, invece, ci crede e la aiuta a realizzare i suoi progetti.

Grazie alla sua complicità, infatti, Franca si trasferisce a Pisa, dove si iscrive alla facoltà di medicina e si specializza in chirurgia toracica.

Gli inizi negli anni ’90

Negli anni ’90 inizia ad occuparsi di chirurgia robotica, un settore ancora poco conosciuto e in cui difficilmente c’era voglia di investire. Sono gli anni in cui la medicina è ancora considerata un affare riservato esclusivamente agli uomini e di chirurgia robotica si comincia a malapena a parlarne. Pare, dunque, naturale che possa occuparsene una donna. Un settore irrilevante, almeno per quel periodo, in cui non vale la pena investire, né in Italia, né in Europa.

Il primo intervento di chirurgia robotica

La dottoressa Melfi, però, non si lascia condizionare e procede per la sua strada, una strada che la porta nel 2001 ad eseguire per prima un intervento di chirurgia robotica su un paziente di 54 anni, con un tumore polmonare.  Un’operazione che attira l’attenzione pubblica su di lei e le porta anche numerosi riconoscimenti.

“Ho cominciato a occuparmi di chirurgia mininvasiva all’inizio degli anni ‘90. Per la prima volta si parlava dell’applicazione di nuovi approcci chirurgici che consentivano nuove modalità di ingresso nelle cavità anatomiche umane. All’Ospedale di Pisa sono stata la prima chirurga toracica“, spiega in un’intervista.

Medico, docente e ricercatrice

Franca è la prima donna in Italia a presiedere la Siet (Società Italiana di Endoscopia Toracica). Diventa inoltre Direttrice della Chirurgia toracica mininvasiva e del Centro robotico multidisciplinare dell’Aoup di Pisa. Fuori dalla sala operatoria, si dedica all’insegnamento universitario. Una passione, più che un lavoro, e s’impegna nel lavoro di ricerca. Per questo riceve numerosi premi di caratura internazionale, tra cui, ricordiamo, il Bio WomenTech, assegnato alle donne impegnate nelle biotecnologie.

Apre 22 centri di Chirurgia toracica del polmone in Europa. E nel 2012 crea a Pisa il più grande centro europeo di chirurgia robotica in una struttura pubblica. L’obiettivo? Formare i chirurghi del futuro. 

Pioniera della chirurgia robotica

Sono passati trent’anni da quando la dottoressa Melfi ha iniziato il suo prezioso lavoro, ma l’entusiasmo è quello che l’ha caratterizzata sin da ragazzina. Oggi si può considerare a tutti gli effetti pioniera della chirurgia robotica, nonché leader di una tecnica ormai irrinunciabile.

Come spiega a Vanity Fair: “I punti di forza non stanno solo nella microinvasività e nella visuale amplificata. Con questo tipo di macchine si possono eseguire interventi davvero molto complicati con una precisione e una capacità di “sguardo” molto più complesse. Si possono, per esempio, prevedere e, quindi, prevenire, varie eventuali complicazioni. Proprio su questo fronte i miglioramenti saranno continui e l’accuratezza sempre maggiore“.