Vivere la campagna è un’esperienza unica e rigenerante nonostante richieda davvero molto lavoro e, spesso, si può avere a che fare con gli animali selvatici.

Convivere con gli animali selvatici in campagna è una importante necessità: dobbiamo ricordare, per prima cosa, che noi siamo ospiti su questa terra e che loro hanno tutto il diritto di viverci.

I nostri spazi e i loro

Se viviamo in collina o in pianura e nelle vicinanze c’è un bosco, allora state pur certi – e mi rivolgo soprattutto a chi comincia questa nuova esperienza di vita – che arriveranno.

Se abbiamo un orto o un giardino è molto probabile che faranno razzia, se non ci organizziamo per bene.

I nostri spazi e i loro potrebbero divenire un unico luogo di convivenza e ciò non sarebbe giusto.

Né per noi, né per loro.

Imparare a convivere

Per prima cosa vi sono dovute precisazioni da fare: per imparare a convivere con gli animali selvatici dobbiamo assolutamente conoscere le differenze delle loro abitudini.

Le più comuni specie di mammiferi

Animali erbivori che, per la maggiore, vivono nelle nostre vicinanze e possono creare danni al raccolto:

  • i caprioli, sono erbivori e ghiotti non solo di insalate e erbe commestibili ma anche di fiori, in particolar modo le rose (se poi sono quelle profumate per fare lo sciroppo ancor di più), di lamponi, more e castagne;
  • i leprotti, anch’essi ghiotti di insalate, ma anche di carote;
  • i cinghiali, sono anche loro erbivori e divorano (letteralmente) ogni cosa e, a differenza di caprioli e leprotti, distruggono tutto al loro passaggio.

Animali carnivori che, proprio come gli erbivori, per la maggiore abitano nelle nostre vicinanze:

  • le volpi, attaccano e mangiano galline e conigli;
  • i lupi (sì, ci sono eccome!), possono attaccare anche i nostri animali da compagnia.
Le più comuni specie di volatili

C’è da fare una dovuta attenzione anche a due tipi di volatili:

  • le gazze, sono erbivore e beccano le pannocchie;
  • le poiane, sono carnivore e, dall’alto, intravedono la preda e la attaccano.
Come organizzarsi

Qualsiasi specie di questi animali è importante per l’ambiente e non bisogna averne paura.

Bisogna invece organizzarsi per far sì che possano essere liberi, possano nutrirsi, senza però distruggere ciò che abbiamo creato noi.

Se abbiamo un giardino o un orto è bene costruire una recinzione che sia alta almeno due metri: questa altezza farà desistere i caprioli dal provare a saltarla.

Sono animali molto intelligenti, mangiano dove è facile prendere e non dove rischierebbero di rimanere in trappola.

La stessa rete dovrà essere di almeno un metro incastrata nel terreno con pali di legno o ferro, cosicché le volpi o i leprotti selvatici non abbiano vita facile nel scavare per passare di sotto, come neanche i lupi.

I cinghiali, invece, avranno difficoltà a travolgerla con la loro mole e neanche ci proveranno.

Per le gazze, se avete pannocchie o alberi da frutto, sarà essenziale ricoprire il tutto con una rete a fori piccoli, ma che permetta agli arbusti di respirare, prendere la pioggia e il sole.

Le gazze, però, non riusciranno a beccare i semi e a distruggere i frutti.

E per proteggere i nostri animali?

Se avete galline o conigli, sarà importante creare lo stesso tipo di recinzione da orto, ma che sia anche sulla parte di sopra.

Al suo interno un pollaio o casetta di legno rialzata dal terreno e con tanto spazio intorno, cosicché possano uscire ed entrare in tutta tranquillità.

Saranno protetti anche dai predatori del cielo.

Per una convivenza ancor più rispettosa e pacifica

Gli animali si avvicineranno sempre lo stesso, anche per curiosità, ma perché non lasciare qualcosa anche per loro?

Al di fuori delle recinzioni, potete lasciare frutti che sono caduti dagli alberi e si sono ammaccati, potete far crescere le foglie di sambuco o raccoglierle e lasciarle lì.

Lo stesso con noci, castagne e qualche bocconcino avanzato per i carnivori.

Vi assicuro che non sarà poi così difficile rispettare i loro spazi e i nostri.