Una favola a lieto fine quella di Federica Granai. Una storia che dovrebbe appartenere alla sfera dell’ordinaria quotidianità e che, invece, purtroppo, si classifica come straordinaria. La 27enne, originaria di Montelupo Fiorentino, infatti, durante il colloquio per entrare a far parte di “VoipVoice”, ha annunciato di essere incinta, nonostante il timore di perdere l’eventuale assunzione. Per fortuna così non è stato.

Dopo un lungo processo di selezione, Federica arriva al colloquio finale e scopre di essere in dolce attesa. Una notizia bellissima, il coronamento di un sogno, ma allo stesso tempo il timore che questo lieto evento possa essere visto come negativo dall’azienda in cui si è candidata. Così, all’ultimo step, la candidata, come riferito da “Il Tirreno”, lo racconta a Simone Terreni, proprietario dell’azienda. “Per correttezza devo dirlo: sono incinta”.

Una favola a lieto fine

Il timore della candidata ben presto lascia spazio ad una vera esplosione di gioia. La risposta dell’imprenditore, infatti, inaspettata, è quella che dovrebbe essere considerata assolutamente naturale. “Tutto qui? E che problema c’è? È una bellissima notizia”

“È stato il momento più bello della mia vita: una gioia dietro l’altra. Per me la lealtà e la trasparenza sono alla base di tutto. Avrei potuto firmare il contratto in silenzio e mettere l’azienda di fronte al fatto compiuto. Ma non me la sono sentita. Era troppo grande l’opportunità che mi veniva offerta e non volevo tradire la fiducia di chi ha creduto in me: Simone e tutti gli altri”, spiega Federica che ha poi prestato servizio fino all’ottavo mese di gravidanza.

Le condizioni fisiche gliel’hanno permesso, stava bene e se la sentiva, lavorando in smart-working solamente nell’ultimo periodo, così da “evitare gli spostamenti”.

“Questo non mi ha impedito di dare il mio contributo al lavoro e ai colleghi. Ero entusiasta, volevo ripagare la fiducia dell’azienda”, prosegue. “Diventare madre, sommato alla mia assunzione, mi ha consentito di sentirmi una donna indipendente perché non costretta a scegliere tra una cosa e l’altra. Si può essere felici e conciliare due aspetti che alcuni datori di lavoro, sbagliando, pensano siano inconciliabili. La mia storia ne è la prova“, conclude.

Un 2021 professionalmente da dimenticare per le quote rosa

Una bella notizia, dopo un 2021 che non ha certamente sorriso alle donne dal punto di vista professionale. Pochi contratti a tempo indeterminato, tanti part-time e una lieve ripresa occupazionale che ha interessato esclusivamente la parte maschile della popolazione italiana. Speriamo che la favola a lieto fine di Federica sia preludio di un’inversione di tendenza e che l’esempio di Simone Terreni possa essere seguito.

“La gravidanza per noi non è assolutamente un problema. Non chiediamo mai a una donna se ha figli o se ha intenzione di averli”, spiega l’imprenditore, intervistato dal quotidiano “La Repubblica”. E conclude: “Il lavoro è un patto e in quanto tale è anche etico, si basa su una scelta reciproca, non è sfruttamento”.