La violenza sulle donne è purtroppo ormai un tema che si affronta giornalmente, si sente sempre più spesso parlare di femminicidi, stupri, etc. E questo deve far riflettere. Perché sempre più uomini, sempre più ragazzi, non conoscono più il rispetto per la figura femminile?

Violenza sulle donne. È colpa di un’educazione sbagliata o di una società che non dà più valori e principi? Secondo me la verità sta nel mezzo. I genitori dovrebbero essere più presenti nell’educazione dei propri figli. Ora sono troppo distratti dalla tecnologia e la lasciano anche con troppa facilità e superficialità in mano ai bambini. I quali, vedendo scene violente e figure femminili spesso un po’ troppo trasformate in oggetti, solo nel loro aspetto fisico e non mentale le metabolizzano come normalità. Un po’ come le veline che non parlano mai, non possono avere una voce, ma solo un corpo da mostrare.

Una donna non è una proprietà, non è un soprammobile.

Nè un qualcosa di vuoto da ammirare e poi buttar via, la donna è un essere prezioso che da la vita. E che contribuisce all’evoluzione del pianeta, che ama incondizionatamente ed ha una forza oltre ogni limite, va onorata. Ogni donna è libera, deve sentirsi libera di vivere la sua vita come meglio crede. Senza essere etichettata, senza essere giudicata, criticata oppure ostacolata.

Nella violenza fisica gli uomini la giudicano erroneamente come il sesso debole. Si sentono virili e più grandi, più forti. Sentono di poterla sovrastare solo perché hanno qualche muscolo in più, mani più grandi. Ma in realtà sono piccoli, diventano minuscoli dando già solo uno schiaffo a chi gli ha donato la vita, a chi spesso gli ha donato dei figli e non si sfiora neanche con un fiore.

Non esistono solo le botte però, esiste un tipo di violenza più subdola, che non lascia lividi ne graffi visibili, che è più difficile da riconoscere, ma che spesso è molto peggio e porta danni maggiori, perché uccide nell’anima, quella psicologica.

La violenza psicologica è adottata spesso da narcisisti. Uomini con problemi di personalità, che godono nell’avere il totale controllo della vita della loro compagna. E sono il più delle volte molto gelosi, possessivi, possono arrivare a estraniare totalmente la loro vittima dal mondo, rendendola così dipendente solo da loro. Incapace spesso di rendersi conto senza pareri esterni della situazione in cui si trova o di chiedere aiuto. La intrappolano in una ragnatela da cui si sente impossibilitata a uscirne, non facendole più avere una sua vita, suoi affetti, suoi interessi e ambizioni.

E questo il più delle volte porta la donna in uno stato di depressione sempre più acuto e sempre più pericoloso per la sua salute mentale ed incolumità. Questi uomini adottano atteggiamenti manipolatori. Quando la vittima si rende conto di non stare bene o della loro violenza diventano improvvisamente degli agnellini. Poi chiedono scusa, implorano il perdono in tutti i modi giurando di cambiare. Come fanno i violenti dopo aver malmenato, loro fanno in modo di attirare a loro la donna che cerca di liberarsene fingendo di aver compreso i loro comportamenti. Tornando poi anche in modi peggiori ad aggredirla psicologicamente, a denigrarla, a farla sentire sbagliata, a riempirla di sensi di colpa, a tenerla in gabbia.

Tutti e due i tipi di violenza sono un incubo per chi li vive e bisogna denunciare.

Mi batterò sempre per dirlo a gran voce, senza farsi intimidire da niente e nessuno! Noi donne abbiamo il diritto di vivere la nostra vita in tranquillità, amate VERAMENTE, non di un amore malato, ma sincero e che ci sproni nei nostri obiettivi, relazioni amicali, lavorative, che ci faccia aprire le ali e spiccare il volo con fiducia e rispetto.

Non arrendetevi se vi trovate in una situazione di violenza.

E non pensate che se ci sono dei figli per amor loro è meglio rimanere con il vostro partner violento per non fargli vivere una separazione etc., perché in realtà la cosa migliore per dei bambini è crescere vedendo la propria madre serena, ma sopratutto amata e che si ama, che si fa rispettare e che si rispetta anche per prima.

Noi donne sappiamo sopportare il dolore del parto che è un dolore che va oltre ogni logica, abbiamo una forza per natura che sovrasta ogni cosa terrena e quindi perché lasciarci bloccare da paure. E farci portar via la cosa più preziosa che abbiamo, il sorriso, la vita?! Noi donne non abbiamo bisogno di un uomo che non ci ama, abbiamo già tutte le capacità dentro di noi e dobbiamo essere coraggiose, unite e decise nel non farci schiacciare da nessuno. Ricordatelo. Pensateci.

W le donne, facciamoci un applauso e difendiamoci.

Grazie per la lettura.

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