Ciao a tutti i lettori, eccomi di nuovo a voi con le mie ormai note Futilità Necessarie.

Oggi vorrei parlarvi di cibo e alimenti… sì perché anche sulla nostra tavola spesso si trovano strane cose, in tanti sensi, cose bizzarre e curiose, stranezze di cui spesso siamo a conoscenza, però si annidano in quello che ingurgitiamo senza nemmeno rendercene conto, per non parlare poi delle pessime abitudini che adottiamo a tavola e non solo. Insomma il nostro rapporto con il cibo è davvero già di per sé una stranezza.

Ma adesso bando alle ciance, che qui si sta delirando, preparatevi a questa carrellata di 5 stranezze, curiosità (e naturalmente futilità) che anche se ne siamo ignari esistono nel mondo degli alimenti.

Lo sapevate che…

  1. Avete mai pensato di mangiare una coccinella? immagino già le vostre espressioni disgustate al solo pensiero, forse non tutti sanno che ne mangiamo di continuo. Ebbene sì, scritto così sembra folle ma questi carinissimi (anche se cattivissimi) insettini si trovano anche in cibi apparentemente insospettabili sotto forma di un colorante denominato comunemente E120 (o anche Colorante Naturale Cocciniglia). Si pensi che ne occorrono ben 100.000 per formare circa un chilo di questo colorante usato per un sacco di prodotti che ingeriamo, spessissimo senza nemmeno saperlo, (perché ovviamente non leggiamo le etichette), come caramelle rosse, rosa o viola, yogurt, nel mitico Campari, nei gelati, in bibite e in tanti altri cibi oltre che in alcuni cosmetici e medicine. E va beh dai, c’è chi propone di assaggiare insetti ben più impressionanti delle nostre amiche a pallini, tipo locuste o roba simile. E comunque curiosità nella curiosità: lo sapete che esistono popoli che mangiano abitualmente le cimici? bleah! adesso lo dico io, se c’è un insetto che veramente mi farebbe disgusto mettere in bocca è proprio la cimice… e poi puzza, però è anche vero che ci sono formaggi belli puzzolenti ma che sono deliziosi. Che dite? dovrei provare? non saprei dire però se sono più preoccupata del fatto che si utilizzino coccinelle per fare un colorante o all’idea di quanti alimenti ingurgitiamo senza preoccuparci minimamente del fatto che contengano coloranti (naturali o meno) e non solo… ma leggere le etichette pare brutto?

  2. Lo sapevate che la noce moscata, spezia preziosa e utilissima in cucina, se assunta in grandi quantità può dare gli stessi effetti di un allucinogeno? premettiamo che io non ho mai preso un allucinogeno (so che sembra strano e chi mi conosce stenta a crederlo ma sono davvero così al naturale, non ho bisogno di aiuti stupefacenti) per cui l’effetto di un allucinogeno non è che proprio lo conosca benissimo, però questa la ritengo una bella notizia in fondo… pensiamoci bene: invece di prendere roba chimica, uno potrebbe valutare di sottrarre la spezia alla cucina di mamma e rollarsi una bella canna…

  3. Ogni giorno 62 milioni di persone mangia in uno dei 34mila McDonald’s sparsi in 118 Paesi. Che coraggio! ma soprattutto che stomaco! e vai di antiacidi come se non ci fosse un domani…

  4. L’acqua del cocco depura i reni e viene considerata un valido rimedio per le malattie della vescica ma la cosa più incredibile è il fatto che potrebbe essere utilizzata per sostituire il plasma del sangue. Evvai! niente più donatori costretti a sedersi e farsi bucare il braccio per un tempo estenuante (se si pensa che una donazione di plasma dura fino a cinquanta minuti), niente più panico per i medici che in emergenza si accorgono di non avere sacche di zero negativo, da oggi in poi ogni ospedale potrà risolvere il problema delle scorte ematiche con una pratica piantagione di cocco approntata in uno dei padiglioni. Ma cosa decisamente più importante abbiamo risolto il problema della fame nel mondo per i vampiri, meritiamo il Nobel per questo! però una domanda mi sorge spontanea: l’acqua di cocco è compatibile con tutti i tipi di sangue?

  5. Il miele non scade mai. Incredibile ma vero, il miele è l’unico cibo a non scadere mai. Una scoperta fatta dagli egiziani. Questo popolo apprezzava talmente tanto il dolce alimento che lo conservava perfino nelle tombe dei faraoni, così arrivando a noi ci si è accorti di una cosa che ha dell’incredibile: vasi di miele, sigillati e chiusi ben 4000 anni fa sono stati aperti e si è scoperto che il miele, nonostante fosse mutato come contenuto e come colore, poteva ancora essere consumato. Sarà?! ma io non mi fiderei! io che controllo in modo maniacale le date di scadenza su ogni alimento che acquisto (tipo faccio i conteggi con il calendario davanti agli scaffali del supermercato) e, come potete immaginare, butto via lo yogurt il giorno stesso in cui è segnata la scadenza sul vasetto, figurati se metto in bocca una cosa conservata per 4000 anni, per di più in una tomba, insieme a cadaveri mummificati… permettetemi di essere schizzinosa, sarà una mia impressione ma, sinceramente, non credo che le norme di conservazione igieniche in quel caso siano state rispettate proprio in modo corretto.

E per oggi direi che potremmo fermarci qui… ma non temete io tornerò presto e, naturalmente, insieme a me anche le mie futilità, nell’attesa la vostra Adele vi saluta con tanti baci e abbracci mentre va a mangiarsi un bel panino con la mortadella (giusto per non perdere le buone abitudini caserecce).