Lo Spazio Arte Petrecca  presenta la mostra personale Urban Wrecks di Corrado Delfini, a cura di Gioia Cativa, con il patrocinio del Comune di Isernia.

La giovane organizzazione molisana accoglie l’artista romano nelle sale dello Spazio Cent8anta-Galleria d’arte, cultura e società, nel centro storico di Isernia, con una proposta articolata in due serie: Periferic e Dynamic Forms, visioni delle periferie di Roma da un osservatore privilegiato, che attraversa i passaggi e i cambiamenti storici, ambientali e industriali della società capitolina nei suoi sobborghi. Realtà, queste, nelle quali l’artista vive e lavora. Le opere, alcune di grandi dimensioni, sono state realizzate mediante l’utilizzo di colori acrilici, collanti e smalti industriali. La mostra include un contributo video dal titolo promo-psychedelic urban wrecks & red dynamic forms, di Monica Pirone. La video installazione ritrae Delfini durante la lavorazione delle opere nel suo “spazio-studio”, come lo descrive l’autrice.

L’appuntamento per la vernice d’apertura è previsto per il giorno 12 giugno 2018 alle ore 19:00, in Corso Marcelli 180, Isernia. Le opere saranno esposte dal 12 al 26 giugno 2018. L’autore sarà presente all’inaugurazione per i saluti di benvenuto insieme ai responsabili della mostra dalle ore 19:30. Per le interviste sarà a disposizione dalle ore 18:30.

“Il passaggio dalla serie Spazio Meccanico a questa, chiamata Periferic, racconta un momento di evoluzione nel pensiero e nell’arte di Corrado Delfini, un passaggio quasi obbligato, una deviazione necessaria improntata su nuove riflessioni, su un nuovo modo di vedere e percepire le cose intorno […]. Periferic parte dalla serie Spazio Meccanico e, attraverso un processo di sottrazione lento, subisce un mutamento quasi camaleontico dove la componente astratta trova un giusto spazio ed equilibrio. Viene a cambiare la visione stessa della città industriale e moderna; si percepisce un approccio più romantico e nostalgico e non così duro e deciso della serie precedente; i colori sottolineano questo cambiamento di rotta, passando da scuri e netti a più delicati, più luminosi e meno pesanti. […].” (dal testo Serie Periferic di Gioia Cativa)

“Delfini approda a un terzo step dove la componente meccanica tende a sparire pur mantenendo intatta l’idea della ricostruzione di una città ideale che, composta da segmenti, arriva a diventare un insieme di masse colorate all’interno di un perimetro. Si sperimenta il rapporto che intercorre nell’incontro sia della superficie che degli altri colori […]. Se sia Spazio Meccanico che Perifericpuntavano sull’elemento visivo industriale, Dynamic Forms supera questo confine e si spoglia di ciò che ha caratterizzato, almeno a livello visivo, l’arte di Corrado Delfini; ciò che vediamo elementi informi saturi di colore, linee nere che marcano confini ma che, spesso, non sono sufficienti. Anche qui possiamo parlare di visioni dall’alto di spazi urbani e non, ma Delfini vi toglie la perfetta suddivisione di questi ultimi e “sporca” con colori e linee […]. Possiamo dunque affermare che cambia la disposizione spaziale, astratta e dinamica della composizione ma, alla fine, ciò che rappresenta è la città, nei suoi spazi urbani, agricoli, verdi o industriali. L’analisi che l’artista fa è puntuale e rispecchia una presa di coscienza della realtà attuale. Le aree verdi, ad esempio, rappresentano forse l’1% della superficie, dimostrando una particolare attenzione all’abusivismo edilizio e alle costruzioni selvagge a discapito di polmoni verdi naturali. […]” (dal testo Dynamic Form di Gioia Cativa)

Copertina: Periferic 07, tecnica mista su tela 90×90, 2018, foto @Marino Festuccia

Maggiori info: URBAN WRECKS

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