
Quando si pensa a un’invenzione in automatico la nostra mente ci fa visualizzare un uomo con gli occhiali e la provetta. Ma per fortuna non è vero, tante, tantissime invenzioni che hanno cambiato la nostra vita sono state pensate e progettate dalle donne. Vediamo quali.
Non chiamatele invenzioni rosa! No, non abbiamo inventato solo lavatrice e tergicristalli… non abbiamo trovato solo soluzioni pratiche a problemi domestici. Ci sono state, nel corso della storia, scoperte rivoluzionarie che portano la firma di una donna (che talvolta ha dovuto faticare due volte per vederle concretizzarsi, proprio perché donna).
Ada Lovelace Byron: il computer.
Ada Lovelace, figlia del poeta Byron e di Isabella Milbanke, non ha seguito le imprese paterne e meno male! Nel corso degli anni e con il passare dei secoli è diventata il punto di riferimento di tutte le scienziate. A 17 anni conosce il matematico Charles Babbage che le cambia la vita. Lui stava lavorando al Difference Engine, un marchingegno capace di fare calcoli in maniera meccanica. Si inserivano i numeri e si otteneva il risultato.
Elaborando quell’idea, Ada intuì le potenzialità della Macchina Analitica. Nei suoi appunti figura anche un algoritmo per generare i numeri di Bernoulli, il primo algoritmo formulato per essere elaborato da una macchina. Ada Lovelace è di fatto la prima programmatrice di computer al mondo.
Nel 1979 il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha dato il nome ADA a un linguaggio di programmazione.
Josephine Cochrane: la lavastoviglie.
Dicembre 1886. Josephine Cochrane dopo una cena organizzata nella sua villa a Shelbyville è stufa di lavare i piatti per un esercito di persone (come darle torto?).
Le viene l’idea di brevettare la prima lavastoviglie. È rudimentale ma funziona. Si tratta di una macchina che getta acqua e sapone sulle stoviglie, attraverso un sistema di pompe azionato a mano. Il primo prototipo fu mostrato al World’s Columbian Exposition di Chicago nel 1893 e nel 1897 Josephine aprì la sua fabbrica, la Garis-Cochran Dish-Washing Machine Company, ora di proprietà della Whirlpool Corporation.
“Se nessuno ha ancora inventato una macchina per lavare i piatti, lo farò io stessa!”.
Caresse Crosby: il reggiseno.
Nel 1910 Mary Phelps Jacob, una giovane scrittrice della New York bene, conosciuta con lo pseudonimo di Caresse Crosby, si prepara a partecipare a un ballo scolastico. Ma si rende conto che il corsetto rovina il suo abito. Prende alcuni lacci rosa, qualche fazzoletto, ago, filo e una spilla. Ha appena inventato il reggiseno.
Nel 1914 lo brevetta allo U.S. Patent Office.
Mary Anderson: il tergicristalli.
New York 1903. Mary Anderson si accorge che le macchine faticano a percorrere le strade mentre imperversa un temporale. Alcuni sono così in panne da fermare le auto, in attesa che il tempo migliori.
Mary ha la soluzione per avere un parabrezza pulito, rimanendo nell’abitacolo. Disegna il primo modello di tergicristalli che consiste in una leva interna all’auto, vicino al volante, che muove una stecca di gomma all’esterno sul parabrezza.
Il brevetto viene depositato nel 1917 per poi essere modificato da un’altra donna: Charlotte Bridgwood, che inventa i primi tergicristalli automatici.
Marie Curie: la scoperta della radioattività.
Maria Salomea Skłodowska-Curie è la prima donna insignita di ben due premi Nobel. Riceve il primo premio Nobel per la fisica, insieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel, per i suoi studi sulle radiazioni. Il secondo nel 1911 per la chimica, per aver scoperto il radio e il polonio, il cui nome è stato scelto proprio in onore della sua terra natale.
Marie Curie era cresciuta nella Polonia russa, dove le donne non potevano accedere agli studi superiori. Si era così trasferita a Parigi e nel 1891 inizia a frequentare la Sorbona, dove si laurea in fisica e matematica. Nel dicembre del 1897 inizia a studiare le sostanze radioattive, che da allora rimangono al centro dei suoi interessi.
Nel 1906, dopo la morte del marito Pierre Curie, investito da una carrozza, le viene concesso di insegnare alla Sorbona. Due anni più tardi le viene assegnata la cattedra di fisica generale, divenendo così la prima donna a insegnare alla Sorbona. Muore in Francia nel 1934 per un’anemia aplastica, causata dalle radiazioni a cui il suo corpo era stato per lungo tempo esposto e di cui aveva sempre negato la pericolosità
“Madame Curie, com’è vivere con un genio?”
“Non lo so, lo chieda a mio marito!”
Hedy Lamarr: il sistema wireless.
Hedy Lamarr è bellissima e intelligentissima. Oltre a essere la coraggiosa attrice a girare una scena di nudo nel film Estasi del regista cecoslovacco Gustav Machaty, Hedy è anche una scienziata.
Siamo nella prima metà degli anni Trenta. È a lei che si deve l’invenzione di un sistema di modulazione per codifica d’informazioni da trasmettere su frequenze radio, che avrebbe consentito di comandare a distanza siluri e mezzi navali.
Lamarr brevetta il sistema insieme a un amico, il compositore George Antheil, suscitando subito l’interesse di servizi segreti e apparati militari, e ponendo le basi non soltanto della crittografia, ma anche della telefonia mobile e dei sistemi informatici wireless.
Karen Spärck Jones: i sistemi di ricerca.
Karen Spärck Jones è una delle figure principali nella storia dello sviluppo dei search engine e se abbiamo i motori di ricerca lo dobbiamo a lei. Nata nello Yorkshire nel 1972 pubblica giovanissima A statistical interpretation of term specificity and its application in retrieval, un saggio breve che introduce il concetto di inverse document frequency. Si tratta in pratica di uno dei principali componenti della classifica degli algoritmi per ricavare automaticamente un testo da un indice di documenti.
Katherine Johnson: le missioni nello spazio.
Nata nel 1918, Katherine Johnson si diploma alle scuole superiori a soli 14 anni. Viene notata da un docente della sua università, la West Virginia State University, che la invita a seguire corsi avanzati di matematica analitica ideati su misura per lei.
Assunta come matematico alla Nasa, contribuisce in maniera decisiva al calcolo della traiettoria del volo spaziale Alan Shepard, il primo lanciato nello spazio dagli statunitensi nel 1959. Si occupa inoltre della verifica dei calcoli matematici relativi all’orbita intorno alla terra di John Glenn nel 1962 e calcola la traiettoria di volo dell’Apollo 11 nel suo primo volo sulla luna nel 1969.
Sophie Wilson: i microprocessori.
Sophie Wilson, era nata a Leeds e aveva studiato informatica a Cambridge. Durante la sua prima vacanza estiva, sviluppa un cow-feeder automatico. In seguito progettò l’Acorn System 1, un microcomputer da 8-bit per hobbisti, poi prodotto e messo in commercio dall’azienda britannica Acorn Computers a partire dal 1979.
Insieme al collega Steve Furber impiega meno di una settimana per disegnare e implementare il prototipo di quello che è diventato il BBC Microcomputer. Successivamente Wilson e Furber realizzano altre soluzioni innovative, tra cui il processore Arm, oggi utilizzato da cellulari, tablet, televisioni digitali e videogames.
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Nota. Questo articolo è dedicato a Elisa Mariani che lo ha fortemente voluto per la sua trasmissione Non solo Roma, dove ho il piacere di essere ospite ogni giovedì (Radio Roma TV, canale 14 digitale terrestre). Una collaborazione speciale con una donna straordinaria e con un’emittente ricca di contenuti e di grandi professionisti.
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