
Cassandra di Cinzia Giorgio è la restituzione della voce a chi è sempre stata messa a tacere. Una donna-archetipo di tutte le donne che nei secoli sono state ridotte al silenzio e che ora pretendono di essere ascoltate.
Quello che stringo fra le mani è un volume di grande bellezza. Sulla copertina nera, spicca l’immagine luminosa di una donna di spalle, che sembra invitarci a seguirla verso i misteriosi firmamenti del suo passato: è Cassandra, “principessa di Troia, fiera sacerdotessa di Apollo e segreta adepta di Afrodite”.
Chi è Cassandra?
La narrazione in prima persona ci trascina direttamente nel cuore pulsante di un mito che eravamo certi di conoscere bene: quello della profetessa, figlia di Priamo e di Ecuba, che vide Apollo tramutare il suo amore in veleno e trasformare il dono della preveggenza in condanna. In queste pagine, invece, Cassandra non si limita a raccontare un destino già scritto: torna a parlare per narrare la sua storia personale, intima e autentica, dal principio alla fine, svelando le verità che si porta dentro.
Assistiamo così alla sua nascita, al precoce ingresso nelle grazie di Apollo e al dono della preveggenza, condiviso con il fratello gemello Eleno. A lei è destinata non solo la visione, ma anche la solitudine – questo le viene rivelato sin dal principio – perché le profezie nefaste suscitano sempre un certo timore e difficilmente vengono accettate con coraggio. Tuttavia, in queste pagine, Cassandra non è più solo la veggente tragica delle antiche storie: è anzi una donna fatta di carne e istinto, desiderio e volontà.
Riviviamo insieme a lei il solenne incontro con Hecate, l’intima predilezione per Atena, le inquietudini della giovinezza, la scoperta del corpo e del fervore mistico. “Una gioia piena si impadronì dei miei sensi. La dea stava usando le sue arti su di me, ne ero consapevole, ma la lasciai fare”. Così Afrodite entra nella sua vita, con l’odore intenso dei fiori, guidandola verso Enea, uno dei suoi figli: “così bello, con i capelli scompigliati e l’espressione assorta”, egli si insinua nella sua mente e diviene oggetto del suo desiderio più umano e irrazionale.

Intorno a lei si muovono personaggi celebri: Ettore, Paride e Andromaca, giunta da Tebe. Ma soprattutto Elena di Sparta, “l’immagine stessa della bellezza”, e Agamennone, “alto e imponente” re di Micene… uomini e donne che nutrono desideri e paure, amano e commettono errori, combattono e piangono. E al centro, sempre, la figura di Cassandra, che si staglia come una falce di luna nel buio della notte: disperatamente lucente, irriducibilmente viva.
Mentre la sacerdotessa vive con intensità la sua girandola di incontri e passioni, passo dopo passo la città di Troia s’incammina verso il proprio destino, circondata da un alone di morte. Non è solo un paesaggio sullo sfondo, è corpo e respiro vitale essa stessa. È un luogo vivo, ricco di riti e credenze, devozione e paura. È una patria, una genitrice, un punto d’approdo e ripartenza obbligata per i personaggi che si muovono nel romanzo.
La donna oltre gli dèi.
Divenuta anziana, Cassandra ripercorre i momenti della sua vita straordinaria, comprendendo di non essere stata tanto una profetessa o una principessa, quanto soprattutto una donna, capace di vedere dove gli altri erano ciechi perché priva “dell’ambizione di prevaricare sugli altri”.
Alla fine della lettura, il silenzio che ci avvolge non è quello dell’incredulità: è piuttosto il silenzio di chi vuole custodire ancora per un po’ parole che infiammano dentro.
Cassandra di Cinzia Giorgio è molto più che un semplice retelling di un mito già noto: è la restituzione della voce a chi è sempre stata messa a tacere. E così la sua protagonista diviene archetipo di tutte le donne che nei secoli sono state ridotte al silenzio e che ora pretendono di essere ascoltate.
Noi non possiamo che restare affascinati, commossi, turbati dal suo canto. Sì, perché siamo tornati a viaggiare dentro la storia, il mito e quei rituali ancestrali che sono parte fondante della civiltà greca; perché abbiamo udito un messaggio teso tra quel passato arcaico e il nostro presente; perché abbiamo sondato le profondità dell’interiorità femminile, che restano nel cuore proprio come quella voce che finalmente ha trovato qualcuno disposto ad ascoltare.
Cinzia Giorgio, Cassandra. La storia mai raccontata del mito maledetto, coll. Gli Insuperabili Gold, vol. 517, Newton Compton editori, Roma 2024.
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