Un’incredibile e ben riuscita trasposizione dal libro alla miniserie TV. Per una volta non si può dire: “Era meglio il libro!”.

Good Omens. Le Belle e Accurate Profezie di Agnes Nutter, Strega, questo il titolo del libro di Terry Pratchett e Neil Gaiman.

Titolo semplificato in Good Omens quando è stato trasportato sul piccolo schermo e trasformato in serie TV da Neil Gaiman stesso per onorare una promessa fatta al compianto collega Terry Pratchett.

La serie è stata diretta da Douglas Mackinnon per la piattaforma Amazon Prime Video.

Good Omens, da dove mi è arrivata tanta curiosità

Tutti si chiederanno (va bene, non proprio tutti, lo ammetto) per quale motivo tanto interesse nei confronti di Good Omens?

Premettiamo che solitamente io non amo guardare film o serie TV tratte dai libri (a meno che non abbia già letto il libro, ma questo credo sia un vezzo di molti lettori).

Premettiamo anche, però, che solitamente non sono irremovibile sulle mie decisioni.

E premettiamo, infine, che sono una persona incredibilmente curiosa intellettualmente.

Mettendo insieme tutti questi elementi si può capire cosa possa avermi spinto a vedere questa miniserie TV, Good Omens, prima di leggere il libro da cui è tratta.

Anzi, per essere precisi, il libro stavolta l’ho letto perché la miniserie mi ha davvero incantato. Sul serio questo è uno di quei rari esempi in cui non si può assolutamente dire: “Era meglio il libro”.

Questi elementi e il fatto che i personaggi principali (l’angelo Azraphel e il serpente/demone Crawly, che si è successivamente cambiato il nome in Crowley, perché aveva deciso che Crawly non era più adatto alla sua personalità) fossero interpretati da due attori che ammiro parecchio, rispettivamente da Michael Sheen e David Tennant, sono stati determinanti nella mia decisione di cedere alla curiosità e guardare la serie Good Omens.

E infine, non posso negarlo, credo anche di essere stata influenzata dal periodo strano in cui stiamo vivendo.

Confesso di aver sviluppato la curiosità per tutto ciò che è ultraterreno, in particolar modo, angeli, demoni, paradiso, inferno e, decisamente, il mondo dell’aldilà.

So che il mio può sembrare un discorso nefasto e macabro ma, in realtà, lo è molto meno di quanto appaia.

In fondo l’idea di avere maggiori info su Dio e su quello che ci si potrebbe aspettare dopo aver lasciato questa valle di lacrime potrebbe essere già di per sé uno stimolo che fa scattare la curiosità.

In ogni caso stiamo parlando di un libro, di un libro e di una miniserie TV, ergo le informazioni non sono attendibili (o forse sì?) ma ammettiamolo è gradevole e stuzzicante l’idea di poter avere in anteprima una panoramica di ciò che nessuno in realtà può tornare a raccontare.

E comunque, come ripeto sempre io, se alle cose diamo un nome e magari un’immagine divertente, sarà molto più facile accettare l’inevitabile.

Insomma, visto che prima o poi ci tocca, che male c’è ad immaginare il tutto non così spaventoso e magari in chiave ironica?

Good Omens, libro vs miniserie TV

Come già accennato io sono incappata prima nella serie TV e poi mi sono andata a cercare il libro che ho letto.

Primo punto direi che, per chi non conoscesse Good Omens, è doveroso dare un breve accenno della trama di entrambi.

Le forze del bene (Paradiso) e quelle del male (Inferno) hanno deciso di scatenare il famoso Armageddon. L’evento di cui si parla da sempre che innescherà la fine del mondo.

Per fare ciò le potenze infernali fanno arrivare sulla Terra l’anticristo ma Agnes Nutter, famosa strega ormai trapassata, aveva predetto ogni cosa in un libro: Le Belle e accurate profezie di Agnes Nutter, appunto.

Il libro nei secoli sembra essere diventato irreperibile e, come ogni libro che tratta tali argomenti, viene considerato uno dei tanti libri di profezie inattendibile.

Ma sulla Terra ci sono due rappresentati delle due fazioni ultraterrene, il demone Crowley e l’angelo Azraphel, ormai affezionati alle usanze terrene che si uniscono in un’alleanza e in una rocambolesca corsa contro il tempo per scongiurare la fine del mondo.

Questa in sintesi la trama del libro. E, incredibilmente, la trama anche della miniserie TV.

Sì perché con Good Omens ci troviamo di fronte a una trasposizione davvero fedele da libro a film (in questo caso a serie TV).

Fedele e magnificamente costruita.

Probabilmente il fatto di aver scelto una serie TV e non un film ha permesso (grazie al numero di puntate disponibili) di poter sviluppare tutte le sfaccettature e le differenti sfumature che la trama del libro stratifica e dispiega in modo magistrale.

Good Omens, il libro che augura Buona Apocalisse a tutti!

Good Omens è un romanzo umoristico apocalittico. Scritto nel 1990 a quattro mani tra il compianto Terry Pratchett (pluripremiato autore anche della famosa saga di Mondo Disco) e Neil Gaiman (anch’egli pluripremiato autore di grandi successi tra cui American Gods e Il figlio del cimitero).

Con il titolo originale Good Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch in Italia tradotto con Buona Apocalisse a tutti!

Come anticipato prima, la trama del libro è praticamente identica a quella della serie TV. E la cifra stilistica con cui è stato scritto il lunghissimo volume è quella inconfondibile dei due autori. Un mix tra l’umorismo britannico, sarcastico e graffiante, e la fantasia tipica di due scrittori che si sono contraddistinti per le loro opere dedicate ai ragazzi.

Non è semplice dare un giudizio a questo libro, gli aggettivi per descriverlo suonerebbero tutti riduttivi (anche quelli più altisonanti).

Dire che è bello è troppo poco.

Dire che è scritto divinamente, che è fluido e le parole scivolano veloci costringendo le labbra a piegarsi in sorrisi involontari per la pungente ironia è altrettanto poco.

Insomma entrambi gli scrittori hanno dato il meglio di sé con un romanzo che pur essendo fantastico risulta alla fine decisamente istruttivo e sempre attuale.

Good Omens, fallito il tentativo di realizzare un film arriva la miniserie TV

Good Omens, come accennato prima, è una miniserie TV (solamente 6 puntate) nata dal desiderio di Neil Gaiman di mantenere fede a una promessa fatta a Terry Pratchett che desiderava vedere realizzato un film dal libro.

Il regista Terry Gilliam tentò di adattare il romanzo a film più volte negli anni successivi alla sua uscita ma alla fine dovette dichiarare la propria sconfitta.

Ci andò vicino nel 2002 avendo preso a bordo Robin Williams per il ruolo di Azraphel e Johnny Depp per quello di Crowley ma dovette abbandonare il progetto per mancanza di soldi e per le porte che tutti gli studi di Hollywood gli avevano sbattuto in faccia.

Essendo fallito il progetto di fare un film da Good Omens, Neil Gaiman si è accollato l’onere di adattare il romanzo per il piccolo schermo e farne una serie TV. Mantenendo così una promessa fatta a Terry Pratchett prima che questi morisse nel 2015.

Gaiman è riuscito egregiamente nella realizzazione della serie anche grazie a diversi appunti che Pratchett aveva lasciato in vista di un possibile seguito del romanzo.

Cosa che ha aggiunto all’adattamento, già di per sé fedelissimo, dei punti extra (se così li vogliamo definire) perché Neil Gaiman ha potuto attingere da parecchio materiale inedito lasciato dal collega.

Un esempio ne è la presenza nella serie dell’Arcangelo Gabriele (interpretato da John Hamm) che nel libro non appare ed è stato sviluppato sulle idee del defunto Pratchett.

Good Omens, un bromance davvero intrigante

Good Omens è l’ennesimo adattamento televisivo tratto da un’opera di Neil Gaiman. Già da moltissimo tempo sia cinema che televisione attingono dalle opere di questo prolifico autore.

Basti pensare a pellicole come Stardust o Coraline. Oppure la trasposizione del principe degli Inferi Lucifer, creato per Sandman, che è diventato il protagonista della popolarissima serie omonima.

Con Good Omens Gaiman ha realizzato un bromance infarcito di ironia, ma anche di citazioni tratte da altre serie, film e romanzi.

Inoltre la scelta del cast fatta da Gaiman stesso si è rivelata davvero vincente. E si sa che la scelta del cast è di importanza vitale per la riuscita di un prodotto cinematografico.

Neil Gaiman, amico di lungo corso del gallese Michael Sheen in prima battuta avrebbe proposto a lui la parte del demone Crowley.

Salvo rendersi conto, durante la stesura della sceneggiatura, che Sheen sarebbe stato decisamente più adatto a interpretare il dolce e gentile angelo Azraphel.

Mentre lo scozzese David Tennant (famoso per aver interpretato tra l’altro il ruolo di Doctor Who, per cui Gaiman aveva scritto la sceneggiatura di una puntata) sarebbe stato un perfetto demone.

Good Omens come già accennato trattasi di un bromance cioè incentrato sulla relazione/rapporto di amicizia molto affettuoso tra i due protagonisti maschili.

Per quanto riguarda il libro, forse, si potrebbe definire uno tra i più intriganti bromance della letteratura. E io aggiungo che l’intrigo c’è anche per la serie TV.

Vi posso confermare che mentre seguirete le vicende dei nostri eroi, vi ritroverete a parteggiare per i due come se fossero quasi una coppia che deve superare avversità e combattere un nemico decisamente più grande e spaventoso di loro.

Come vi confermo che i due attori sono stati più che all’altezza del compito.

Forse perché per fortuna durante le riprese tra Sheen e Tennant si è davvero creata la medesima sintonia che c’è tra Azraphel e Crowley.

Good Omens, tra ironia e citazioni

Mi sembra doveroso dire, per concludere, che Good Omens è davvero un prodotto, sia come romanzo che come serie TV, adatto a chi ama lo humor britannico. Alla Douglas Adams per intenderci.

Irresistibile, permeato da una comicità surreale che propone con un piglio decisamente ironico una tematica difficile, cupa e spesso spaventosa come la fine del mondo.

Inoltre l’intera serie è costellata di citazioni da altri film, romanzi e serie TV.

Partendo dal nome Crowley ispirato ad Aleister Crowley, un satanista realmente esistito.

Passando per film che propongono e affrontano il tema dell’anticristo come Il Presagio.

Senza dimenticare i vari riferimenti al classicissimo del fantasy (sia come romanzo che come serie di film) Il Signore degli Anelli.

Che altro dirvi su Good Omens?

A dire il vero potrei scrivere ancora pagine e pagine per sviscerare, raccontare o anche solo condividere tutto quello che questo romanzo (e di conseguenza questa serie) contiene.

Ma dovrei davvero sottrarvi milioni di ore di tempo per leggere tutto e, detto tra di noi, visto che prima o poi ‘sta fine del mondo arriverà sul serio.

Non vorrei che vi trovasse ancora lì a leggere il mio pezzo senza aver combinato altro nella vita…

Scherzavo (come sempre) ovviamente.

Ma il consiglio di leggere questo romanzo e vedere questa serie TV è davvero un consiglio serio per cui fatene tesoro.

Detto ciò la vostra Adele vi saluta e vi da appuntamento al mio prossimo pezzo.