L’immagine della stella sopra la capanna con Gesù Bambino è forse una delle rappresentazioni più tipiche del Natale. Quelle che si prospettano non saranno le solite festività, ma la Stella di Betlemme torna a splendere in cielo, infondendo un po’ di spirito natalizio.

La Stella di Betlemme è uno degli elementi chiave di ogni presepe. Secondo la tradizione, essa guidò i Re Magi alla culla del bambin Gesù, fissandosi proprio sopra la sua capanna. Ciò che a pochi giorni dal Natale 2020 stupisce, è che questo evento astronomico non si verificava da ben ottocento anni. Nella serata di lunedì 21 dicembre sarà possibile osservare “la stella”, che in verità stella non è. Si tratta infatti dell’allineamento di due pianeti: Giove e Saturno.

Tra leggenda, religione e astronomia

La tradizione ci dice che i tre Re Magi, seguendo una “stella cometa” (termine scorretto siccome associa due corpi celesti completamente distinti) raggiunsero la dimora di Gesù appena nato. Iconica è la rappresentazione della stella sopra la capanna con Gesù sul fasciatoio insieme alla Madonna e Giuseppe che accolgono gli ospiti con i loro doni.

Secondo il Vangelo, in verità, non è specificato che i Magi fossero re e né tanto meno tre. Anzi, Matteo scrive proprio:

Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella.»

La cosa certa, comunque, è che anche secondo la religione i Magi si incamminarono in direzione della stella che li condusse proprio a Betlemme.

Fin da piccoli si è soliti disegnare una “stella cometa” sopra la capanna di Gesù ma questa rappresentazione è inesatta. Infatti, la cometa è un corpo celeste molto piccolo, spesso un asteroide composto di gas ghiacciati che, in prossimità del Sole, sublimano formando la caratteristica “coda”. La stella, invece, è un corpo che brilla di luce propria, come il nostro Sole.

E quindi i Magi cosa videro?

Sia la leggenda che la religione concordano su una stella “temporanea”, che fu visibile solo alla nascita di Gesù, per cui non può trattarsi di una stella fissa.

Quella che i Magi videro nel cielo era la congiunzione tra due colossi del nostro sistema solare: Giove e Saturno. Questo evento si verifica con una certa regolarità ma sono poche le cosiddette “congiunzioni grandissime”, ovvero quelle che si verificano all’inizio dello Zodiaco (nel punto d’Ariete) e che appaiono come una vera stella. Secondo gli astronomi, quella avvenuta al tempo di Gesù, per esempio, sarebbe soltanto la sesta grande congiunzione avvenuta dal 4000 a.C circa.

Quando osservare la Stella di Betlemme

Quello del 2020 sarà dunque un allineamento quasi perfetto. I due pianeti, infatti, avranno uno scarto di circa un grado, e saranno visibili nel cielo anche con un binocolo.

Occhi rivolti verso sud-ovest, dunque, binocolo alla mano e orologio puntato per le 17 circa. La Stella di Betlemme sarà visibile poco dopo il tramonto.

Secondo la NASA, i due pianeti appariranno molto più luminosi delle altre stelle, per cui sarà possibile vederli anche dalle grandi città e sicuramente sarà divertente provare a fotografarli. Gli appassionati suggeriscono di scattare foto con qualche oggetto di confronto: un albero, una casa o persino un’insegna al neon.

E gli oroscopi cosa ne pensano?

Per quanto riguarda l’astrologia, le grandi congiunzioni tra Giove e Saturno sono portatrici di grossi cambiamenti: si parla di mutamenti religiosi, politici o naturali. Secondo gli studiosi, ad esempio, la terza grande congiunzione sarebbe avvenuta al tempo di Noè, la quarta al tempo di Mosè e così via fino alla nascita di Gesù.

Circa duemila anni fa, la “stella” che sta per salire nel nostro cielo, annunciò la nascita del Salvatore. La Stella di Betlemme è considerata da sempre un faro di speranza e ci auguriamo vivamente che possa esserlo nuovamente in un momento storico così delicato.