Gitanjali Rao giovanissima scienziata, di soli 15 anni è “La ragazza dell’anno” di Time. Andiamo a conoscerla meglio.
Gitanjali Rao, inventrice e scienziata, è stata scelta tra cinquemila candidati negli Stati Uniti, di età compresa tre gli 8 e 16 anni, ed è stata eletta “Ragazza dell’anno” di Time. È conosciuta in tutto il mondo per aver ideato e sviluppato applicazioni tecnologiche in grado di risolvere problemi molto diversi tra loro.

Fotografata per la copertina della rivista con indosso una camicetta bianca e le tante medaglie vinte in competizioni scientifiche, Gitanjali Rao è consapevole che per le donne della scienza la strada è ancora in salita.

“Il mio obiettivo è cambiato, non è più solo quello di creare i miei dispositivi, ma di ispirare gli altri a fare lo stesso. Non assomiglio al tipico scienziato; tutti gli scienziati che vedo in TV sono uomini anziani, di solito bianchi. Per la mia esperienza personale, so che non è facile quando non vedi nessuno come te.”

Gitanjali Rao è nata e vive a Lone Tree, un piccolo paese nelle campagne del Colorado, figlia di genitori di origine indiane, frequenta la STEM School Highlands Ranch, una scuola privata nei pressi di Denver. Sin da piccola ha il desiderio di aiutare gli altri, a tre anni inizia a studiare pianoforte per aiutare le persone malate. Sin dalla seconda elementare ha già le idee chiare sul suo futuro, da grande imparerà ad usare la scienza e la tecnologia per apportare un cambiamento sociale.

Nonostante la sua giovane età, Gitanjali Rao ha al suo attivo diverse creazioni in vari campi, come un dispositivo in grado di identificare la presenza del piombo nell’acqua potabile chiamato Tethys, che gli ha fatto vincere la medaglia della Young Scientist Challenge nell’anno 2017 all’età di 12 anni.

“Quando avevo 10 anni, ho detto ai miei genitori che volevo fare ricerche sulla tecnologia dei sensori a nanotubi di carbonio al Denver Water Quality Research Laboratiry”

Time ha anche voluto riconoscere il suo lavoro contro il cyberbullismo, un’applicazione che prende il nome di Kindly per combattere il cyberbullismo, un problema che colpisce soprattutto i minori. Il principio dell’applicazione è semplice, quando si scrive una frase o una parola, lo strumento è in grado di riconoscere se è offensivo e dà la possibilità di modificarlo o inviarlo così com’è. L’obiettivo è quello di dare la possibilità a chi scrive il messaggio di ripensarci e correggere prima dell’invio. Rao ha codificato il suo strumento usando l’intelligenza artificiale.

Gitanjali Rao ha spiegato in un’intervista esclusiva per Time che spera di essere un’ispirazione per gli altri a sviluppare idee che aiutino a risolvere i problemi del mondo.

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