Abbacchio, fettuccine e stracciatella, fritti, carciofi alla giudia e coratella. Ecco la top 5 piatti romani da mangiare a Natale.

Natale si sta avvicinando e come ogni brava romana ho già fatto due o tre capatine presso i miei negozi di fiducia per acquistare gli ingredienti per i piatti tipici che porterò in tavola quel giorno.

Come ogni regione, anche il Lazio, ha le sue specialità e queste sono quelle che io preferisco e voglio condividerle con voi, perché so che siete delle buone forchette come me.

(Se sei vegetariano, questo è il momento in cui dovresti smettere di leggere XD)

Partiamo col botto, con l’abbacchio al forno con le patate. Ecco, questo è un MUST HAVE, ovvero non manca mai sulla tavola e se manca è quasi un momento tragico per la famiglia. Dell’abbacchio, cioè dell’agnellino che si nutre ancora di latte, vengono condite le costolette con aglio, olio, peperoncino o pepe, sale e una spruzzatina di limone. La cottura varia a seconda della grandezza delle costolette, ma in realtà sono pronte quando diventano brunite. Consiglio di mettere le patate a metà cottura della carne, così da portare tutto a tavola nello stesso momento.

Fettuccine. Non è una bella parola? FETTUCCINE, che se poi sono fatte a mano sono anche meglio. Sono larghe e porose, cosicché il sugo, di solito semplice con il basilico o col ragù, si “attacchi” bene. E poi sopra CHILI di parmigiano! E parlando di quest’ultimo, come non nominare uno dei miei piatti preferiti, ovvero la stracciatella? Facilissima da fare e gustosissima! Si amalgamano le uova (una a persona) con pepe, cannella, noce moscata, parmigiano, un pizzico di sale e uno schizzo di limone, fino a farne un composto cremoso che poi verrà versato nel brodo bollente. Questo è, insieme all’abbacchio, uno dei piatti senza il quale natale non sarebbe lo stesso a Roma.

Fra i piatti più facili e gustosi, ci sono anche i numerosi fritti. Dovete sapere che a Roma si frigge tutto, dai carciofi al baccalà, passando per ricotta, patate e sì anche le mele. A casa mia, era mio nonno il patito e anche quest’anno, sebbene non ci sia più, li prepareremo.

 Qualcuno ha detto carciofi? Qualcuno dice che se mancassero i carciofi alla giudia non arriverebbe il natale e forse è per quello che sulla tavola natalizia non mancano mai? Mah, non lo so, ma so bene come si preparano: si puliscono i carciofi stando attenti a mantenere il gambo, si condiscono le corolle con sale, pepe, aglio (polvere o tritato finemente) e prezzemolo. Successivamente si deve decidere se farli fritti nell’olio bollente o lasciarli cuocere a fuoco lento con acqua e un po’ di vino. Io preferisco quest’ultima versione. PIATTO BONUS: i cardi, ovvero i gambi dei carciofi. Sono ottimi, certo ci si mette un po’ a pulirli, ma l’attesa varrà la pena. Ve lo giuro. P.s. più sono piccanti meglio è!

Ultimo fra i piatti romani per eccellenza, sua maestà, unica, speciale, piccante come piace a noi: la coratella! Ora, lo so che è fatta con le interiora e che molti potrebbero storcere il naso, ma a chi piace, come alla sottoscritta, non c’è cosa più buona. Pezzetti piccoli, tanta cipolla e peperoncino, litri di vino bianco, ne fanno uno dei piatti della tradizione romana più apprezzati.

Piatto bonus due. Sì, lo so, dovevano essere 5 e invece sono sette, ma ehi, a Roma si mangia bene e non sarebbe natale senza Pan giallo! Spezie, frutta secca, miele, qualche volta il cioccolato, per un dolce TOP che può durare per moltissimo tempo e allietare le nostre giornate di festa.

Allora, vi è venuta voglia di venire a casa mia per Natale?