Valentino è sinonimo di eleganza, lusso e del colore rosso. Pierpaolo Piccioli ha portato avanti la tradizione e il glamour attraverso sfilate esclusive, celebrities e l’introduzione del pantone rosa coinvolgendo tutti noi collezione dopo collezione. Conosciamo meglio Alessandro Michele, il nuovo direttore creativo della Maison.

Alessandro Michele uno stilista che si è distinto da subito per aver portato in passerella una moda fluida, no gender. Ha contribuito a coinvolgere il mercato asiatico per Gucci e quando ha lasciato il brand non ha mai perso l’attenzione dell’audience che lo ha sempre seguito. L’annuncio ufficiale di essere entrato da Valentino è stato inaspettato.

Il profilo del nuovo consumatore.

C’è un nuovo consumatore del lusso. È attratto dalla visibilità del brand, dall’effetto globalizzazione ma non conosce necessariamente le caratteristiche dei tessuti e/o l’origine della storia del brand. Diversi brand hanno iniziato a cambiare direttori creativi e filosofia puntando sulla strategia di marketing che coinvolga questo nuovo segmento. Ls scelta di Alessandro Michele riguarda probabilmente il coinvolgimento di questo nuovo tipo di clientela.

La collezione.

Il suo stile che aveva caratterizzato Gucci è ora protagonista da Valentino. La sua collezione non è stata un esordio ma una conferma del suo stile caratterizzato da stampe moderne, sovrapposizioni e bei colori. Tante borse che ricordano altri brand soprattutto nel modello come qualcosa di già visto come il jacquard stile anni ’70. Calze di lana traforate indossate in calzature stile Gucci che sono apparse come una negazione della femminilità. Persino Audrey Hepburn con le sue gambe esili sarebbe potuta apparire oggi non adatta a questo tipo di look. Tanti accessori per capelli che ricordano lo street-wear giapponese a discapito delle giovani europee.

Lo stile.

Si tratta di uno stile che sembra rinnegare la femminilità, che fa sentire le donne non adatte a mostrarsi per come sono andando contro il concetto di body shaming sempre più attuale. Ognuno deve sentirsi libero di esprimere chi è anche attraverso il proprio stile. Alessandro Michele è sempre stato osannato come un genio della moda e un precursore di una nuova era quindi le aspettative erano elevate. Si è parlato di un ritorno allo stile Jackie degli anni ’60 ma soprattutto un ritorno ai clienti fidelizzati Gucci. il genio è stato confermato anche in questa collezione ma da un punto di vista commerciale e di marketing. È riuscito a coinvolgere il target asiatico come ai tempi di Gucci.

I brand di lusso stanno cambiando rotta in un periodo in cui è cambiato il target del consumatore e la produzione è data dallo sfruttamento della mano d’opera a prezzi irrisori verso un valore finale degli articoli sempre più in crescita.

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