Il primo social network a sbarcare in Italia è stato MSN nel lontano 2003, in quel periodo molti giovani utilizzavano la famosa chat, dove ci si poteva conoscere. Inizialmente nato come un servizio di messaggistica, dopo un breve periodo tutti gli utenti avevano la possibilità di aprirsi una loro pagina, da quel momento tutti i vari utilizzatori hanno iniziato ad interagire tra di loro.

Pochi anni dopo abbiamo visto l’avvento di Myspace, la piattaforma nata principalmente per la musica, anche questo social vede la registrazione di numerosi utenti. Coloro che utilizzano i social sono sempre i più giovani, poiché lì usano per seguire i loro beniamini e questo porta alla scoperta di questo mondo virtuale.

Nel 2008 in Italia sbarca l’ormai famoso sociale Facebook. Questa piattaforma con gli anni conterà milioni d’iscritti. Nato per ritrovare le persone con le quali si erano persi i contatti, ma mano è stato utilizzato anche per altri scopi.

Infatti come abbiamo potuto apprendere anche dai giornali, questa piattaforma si è rilevata un’arma a doppio taglio per i giovani. Molti adolescenti venivano adescati da persone che poi si rivelavano essere anche di anni più grandi, ci sono stati ragazzi/e che venivano adescati per partecipare a giochi molto rischiosi.

Nel 2010 vediamo l’arrivo di un nuovo social Instagram, questo social permette di poter pubblicare foto e video. Anche quest’ultimo vede l’iscrizione di milioni d’iscritti e la maggior parte di loro sono adolescenti. Qui gli stessi si iscrivono per seguire i loro idoli.

Infatti da qui nasce per molte persone un nuovo lavoro, gli influencer. Si possono trovare decine di adolescenti che cercano di imitare i loro beniamini, passando le loro giornate facendo foto e video per ricevere più like possibili.

Oggi quasi l’80% delle persone preferisce parlare tramite smartphone piuttosto che di persona. I social sono diventati strumenti per lavoro, svago e ricerca di persone lontane.

Tutto il nostro mondo gira intorno ad essi, perdendo il bello di farci conoscere per ciò che siamo, facendoci conoscere con un’illusione del falso mito che abbiamo deciso di seguire.

Questo mondo virtuale sta avendo un grande impatto sulle nostre vite, specialmente su quelle dei più giovani, che ormai nascono con uno smartphone in mano.

Delle volte si perde la visione della realtà, questo è un peccato perché noi esseri umani abbiamo bisogno del contatto reale e non soltanto della ‘’finzione’’.

Mi auguro che i giovani ritrovino il bello di parlarsi in viso, piuttosto che utilizzare uno smartphone anche quando si è difronte l’uno con l’altra.

Pamela Pecchi del blog Team Angels