Ciao booklovers,

orsettoOggi è la giornata dedicata alla memoria dell’ Olocausto. Vogliamo consigliarvi una lettura per grandi e piccini che crediamo essere un modo delicato e rispettoso per raccontare e ricordare uno dei capitoli più terrificanti della storia dell’umanità.

“Alla fine della guerra andammo in America. Fred diventò grande, si sposò ed ebbe dei figli. Un giorno squillò il telefono: Salve Fred, presterebbe il suo orsetto allo Yad Vashem, qui a Gerusalemme? Così i bambini potranno conoscere la sua storia. Debbo chiedere a lui, rispose Fred, io e l’Orsetto non ci siamo mai separati. Poi Fred mi prese fra le mani e mi disse: Orsetto, tu sei il mio migliore amico. Mi hai sempre protetto nei momenti più difficili. Te la senti di viaggiare? E io risposi di sì”.

La storia dell’Orsetto e del suo padroncino Fred, il racconto di un’amicizia profonda negli anni tragici della Seconda guerra mondiale. A narrarla è proprio l’Orsetto, che per tutto il tempo ha tenuto compagnia al bambino dalla tasca del cappotto o sul davanzale di una finestra. Da lui apprendiamo come e perché i genitori di Fred furono costretti a nascondere il figlio (e con lui l’Orsetto) presso altre famiglie, del loro lungo peregrinare e della persecuzione nazista degli ebrei. Entrambi sono sopravvissuti alla Shoah. Fred ha poi lasciato l’Olanda e da allora vive negli Stati Uniti. L’Orsetto dà testimonianza della sua storia di sopravvissuto allo Yad Vashem, il memoriale dell’Olocausto a Gerusalemme.

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