Era il 28 dicembre 1895. Questa data verrà sempre associata alla nascita del cinema. Non di certo quello che intendiamo noi oggi ma i fratelli Lumière, protagonisti di quella che era considerata l’invenzione più innovativa per l’epoca, sono passati alla storia per aver posato le fondamenta della settima arte.
IL CINEMATOGRAFO

Ci troviamo a Parigi, nel seminterrato del Grand Cafè. I circa cento posti della sala non vengono nemmeno occupati tutti (soltanto trentatré spettatori assistettero “alla prima”) e il pubblico non sa ancora cosa li aspetta e non sa di essere testimone di un momento storico. Fino ad allora sono state le lanterne magiche a proiettare immagini e allietare gli spettatori.

Ma il Cinematografo Lumière è qualcosa di diverso: il pubblico, sbalordito, osserva muoversi sul muro degli operai che escono da una fabbrica, una bambina che cerca di prendere dei pesci rossi in un vaso, lo sbarco di alcuni partecipanti al congresso fotografico di Lione. In totale sono 10 le brevi pellicole mostrate.

Nonostante la stampa avesse disertato la proiezione, il passaparola è immediato e il successo anche. Tra gli spettatori quel giorno ce n’è anche uno illustre, George Méliès, prestigiatore e appassionato di magia, che intuisce subito le potenzialità di quella nuova scoperta.

Sembra che Méliès abbia chiesto ai fratelli Lumière di vendergli il dispositivo ma che uno dei due glielo abbia negato “poiché non avrebbe avuto futuro commerciale”. Adesso, a pensare a quella risposta, verrebbe soltanto da sghignazzare…

Eppure i fratelli Lumière proseguirono con il perfezionare la loro attività con la realizzazione e produzione di film. Uno dei più conosciuti è l’Arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat, proiettato soltanto un anno dopo.

L’INCENDIO DEL 1897

Nel 1897 accadde però qualcosa che rischiò di ostacolare l’avanzata di questa sensazionale scoperta. In occasione del Bazar de la Charité, un evento di beneficenza organizzato dall’aristocrazia francese e che si svolgeva ogni anno in posti diversi, venne proiettato un film dei fratelli Lumière. Ma per un grave errore del proiezionista e del suo assistente, le attrezzature presero fuoco. Le fiamme divamparono subito e nell’incendio persero la vita un centinaio di persone, tra cui Sofia Carlotta di Baviera, la sorella della più celebre Sissi. I Lumière impararono da quel gravoso errore e inventarono un sistema per evitare che la pellicola si surriscaldasse.

MÉLIÈS E IL SUO CINEMA

Nel 1905 i Lumière decisero di fermare la loro produzione. A raccogliere le redini il già citato illusionista Méliès che proseguirà là dove i fratelli si arrestarono, avendo in realtà già girato altri filmati, per donare alla settima arte nuovo lustro con i suoi trucchi di magia, che oggi chiameremmo più comunemente “effetti speciali”. Il suo celebre Viaggio sulla luna del 1902 ci mostra dei variopinti scienziati, somiglianti a maghi eccentrici, che arrivano sulla luna a bordo di un enorme proiettile. E qui, a sghignazzare, sarebbe di certo Neil Amstrong…

Dal realismo dei fratelli Lumière si è passati a film più fantasiosi, incantati, alle sovraimpressioni e allo stop motion, tecniche affinate col tempo che possiamo vedere nelle pellicole di oggi.

Una storia insomma, quella della nascita del cinema, che non smette di ammaliare e incantare con le sue riprese acerbe, le tragedie, le tecniche e la fantasia.

Un’arte che è bene ricordare soprattutto adesso che i cinema sono chiusi e le sale vuote, posti che non vediamo l’ora di riempire di nuovo per farci strabiliare, un po’ come è accaduto a quella manciata di spettatori quel lontano dicembre del 1895.