Nel 2021 si celebrano i 700 anni della morte di Dante Alighieri. Ma come morì il sommo poeta?

Quest’anno si terranno molte iniziative, nonostante le restrizioni dovute al Covid-19, in occasione dei 700 anni dalla morte del poeta d’Italia. Si terranno in tutto il nostro paese, soprattutto nelle città di Ravenna e Firenze dove morì e fu sepolto. Dante infatti morì proprio nella città di Ravenna, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321, una morte che suscita l’interesse degli storici e studiosi da sempre alla ricerca di qualche dettaglio che possa chiarire i misteri della sua morte.

Il sommo poeta si ammalò di malaria di ritorno da un viaggio a Venezia.

Proprio lungo una delle vie consolari dell’Impero romano, nei pressi delle Valli di Comacchio, Dante Alighieri incontrerà la zanzara-killer. Ma come mai l’autore della Divina Commedia si trovava in quella zona?

Per conto del signore di Ravenna, dal quale era ospitato, Dante svolse occasionali ambascerie politiche, come quella che lo condusse a Venezia l’anno in cui morì. All’epoca, la città lagunare era in attrito con Guido Novello a causa di attacchi continui alle sue navi da parte delle galee ravennati e il doge, infuriato, si alleò con Forlì per muovere guerra a Guido Novello. Quest’ultimo, ben sapendo di non disporre dei mezzi necessari per fronteggiare tale invasione, chiese a Dante di intercedere per lui davanti al senato veneziano.

L’ambasceria di Dante sortì un buon effetto per la sicurezza di Ravenna ma fu fatale al poeta che, di ritorno dalla città lagunare, contrasse la malaria mentre passava dalle paludose Valli di Comacchio. Le febbri portarono velocemente il poeta cinquantaseienne alla morte, che avvenne a Ravenna nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321. I funerali, in pompa magna, furono officiati nella chiesa di San Pier Maggiore (oggi San Francesco) a Ravenna, alla presenza delle massime autorità cittadine e dei figli. La morte improvvisa di Dante suscitò ampio rammarico nel mondo letterario, politico e sociale del suo tempo. Così da allora il 1321 è l’anno che misuriamo per stabilire le celebrazioni.

Per quanto riguarda gli eventi a lui dedicati, segnatevi queste due date importanti:

Il 25 marzo sarà il Dantedì, data che gli studiosi individuano come l’inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia.
Il 14 maggio per ricordare il giorno in cui venne inaugurata in piazza Santa Croce a Firenze la statua di Dante realizzata da Enrico Pazzi.

On line troverete queste e tante altre iniziative a lui dedicate, tra i quali, concerti diretti da Riccardo Muti, una lezione di Alessandro Barbero, letture di brani del copione del film sull’Inferno mai realizzato da Franco Zeffirelli.

Nella primavera 2021 è prevista poi, l’apertura di Casa Dante a pochi passi dallo stesso museo, nell’attuale Casa Farini. Sarà realizzato uno spazio polifunzionale con corte e giardino, libreria, bookshop e una parte dedicata al design.

Sempre grazie all’accordo con gli Uffizi, inoltre, a Casa Dante ci sarà anche una sezione permanente dedicata alla pittura ottocentesca a tema dantesco, con opere in deposito a lungo termine (5 anni) in arrivo da Firenze, oltre ad alcuni pezzi che non troveranno più spazio nel vicino museo dantesco con il nuovo restyling.