L’uva, un frutto che può essere da tavola o da vino, ha molteplici virtù salutari ed è ricca di polifenoli, che contrastano l’invecchiamento cellulare.

L’autunno è la stagione migliore per mangiare uva di qualità, e il mese di settembre in particolare. Sul mercato ne troviamo un’ampia varietà: croccante, dolce, con i semi o senza, con buccia sottile o spessa.

La sua storia

Ci sono varie leggende sull’origine della vite e dell’uva, alcune ne fanno risalire l’origine sino a Adamo ed Eva. Secondo alcuni studiosi l’uva si è sviluppata intorno al 7500 a.C. nella regione trans caucasica, che oggi corrisponde all’Armenia ed alla Georgia. In Egitto alcuni geroglifici egiziani che risalgono al 2500 a.C. ce ne descrivono già vari tipi nonché diverse specie di lavorazione.

Dall’Egitto la sua produzione si diffuse presso gli Ebrei, gli Arabi e i Greci. Questi ultimi dedicarono al vino una divinità, Dioniso, il Dio della convivialità. Favorirono la diffusione della vite in Europa e in Italia in particolar modo. Gli antichi romani si dedicarono alla viticoltura e alla vitinicoltura. Con il Cristianesimo e il successivo declino dell’Impero Romano, l’uva e il vino videro un periodo buio. Il vino era accusato di portare ebbrezza e piacere effimero. Anche l’Islamismo tra l’800 e il 1400 d.C. mise al bando la viticoltura nei territori occupati.

Furono i monaci a continuare, quasi clandestinamente, la viticoltura e la pratica della lavorazione dell’uva per produrre i vini che usavano nei riti religiosi. Nel Rinascimento il vino ritroverà un ruolo importante nella cultura occidentale.

Tipi differenti

L’uva varia in base alle tonalità di colore, c’è l’uva bianca fino alla più scura, nera. La distinzione principale è fra quella da tavola e quella da vino.

Quelle da tavola più conosciute sono la dolcissima Regina, matura dai primi di agosto fino a metà settembre. C’è quella Italia con acini grandi e croccanti, inizia a maturare nella seconda metà di settembre, viene raccolta fino al tardo autunno per essere venduta nel periodo natalizio.

La Cardinal abruzzese, che matura nella prima decade di agosto, il Moscato d’Amburgo con un sapore caratteristico e profumi intensi che matura tra agosto e settembre.

L’uva da tavola, va conservata a temperatura ambiente in un portafrutta o messa in un sacchetto di carta e conservata in frigorifero.

I suoi consumi

Si consuma come frutto fresco. Con quella molto matura si può preparare il vincotto, un mosto stracotto dolcissimo, usato per preparare alcuni dolci tradizionali.

Con l’uva e l’uva fragola si possono fare marmellate, torte, biscotti e focacce. Dai suoi semi si ottiene un olio ricco di acidi grassi può essere usato a crudo.

L’uva essiccata o uvetta può essere usata per ricette dolci o salate. Anche le foglie sono commestibili, nella cucina greca e libanese vengono cotte a vapore poi vengono usate per avvolgere il riso e la carne.

L’uva e i suoi benefici

Cosa contiene l’uva? Acqua per l’80%, carboidrati, fibre, sali minerali, vitamine e pochi grassi. E’ un alimento dissetante, purificante, nutriente, ha molte virtù terapeutiche.

Ha proprietà antiossidanti e anticancro, grazie al contenuto di polifenoli e di resveratrolo, contenuto nella buccia dell’uva nera.

Un solo bicchiere d’uva equivale all’apporto di antiossidanti di una buona porzione di frutta e verdura. Il suo succo è tra le migliori alternative allo zucchero, senza zuccheri aggiunti, in una tazza di tè verde è un ottima bevanda per rendere attiva la concentrazione mentale.

L’uva è ricchissima di flavonoidi, essenziali per il nostro sistema cardiovascolare. Sono antiossidanti naturali, sanno inibire la formazione dei radicali liberi dell’ossigeno (ROS) e dell’ossidazione del colesterolo cattivo-LDL, che sono tra le cause dell’arteriosclerosi.

Nell’uva è presente anche la quercetina, un flavonoide contenuto in quella rossa, fonte di energia, utile in caso di spossatezza e un valido aiuto nell’attività sportiva.

Ha un effetto antirughe naturale, dona elasticità e bellezza alla nostra pelle. Gli Antichi Romani a fine estate praticavano l’ampeloterapia, cioè la cura dell’uva per depurare tutto l’organismo.

Nei suoi grappoli sono presenti anche i minerali, tra questi il boro, che favorisce l’assorbimento del calcio nelle ossa e aiuta a prevenire l’osteoporosi.

Sono molti i buoni motivi per deliziarci di questo frutto succoso, simbolo della mediterraneità per eccellenza.