Mio fratello, mia sorella

Mio fratello, mia sorella. Alessandro Preziosi e Claudia Pandolfi tornano in tv. I due attori interpretano due fratelli diversissimi ma intriganti.

Mio fratello, mia sorella

Un titolo breve e poliedrico che racchiude sentimenti, situazioni e legami. Un rapporto unico e a volte difficile, come quello tra Nicola e Tesla (si avete letto bene), interpretati da A. Preziosi e C. Pandolfi. Che con qualche chilo e ruga in più interpretano un film drama coprodotto da Netflix e Mediaset. Una pellicola che inizia con il funerale del padre e la riapparizione di Nicola. Il fratello maggiore che vent’anni prima aveva preso la tavola da kayak e se ne era andato. Lontano dalla famiglia e gli affetti, incurante del trascorrere del tempo e le nascite e le mancanze.

La trama di Mio fratello, mia sorella

Nìkola e Tesla sono fratello e sorella e non si vedono da vent’anni. Alla morte del padre Giulio, docente di fisica astronomica, si ritrovano tutti prima in chiesa per il funerale, poi dal notaio per aprire il testamento. Il padre ha lasciato la casa di famiglia a entrambi i figli, anche se attualmente l’immobile è abitata da Tesla e i suoi figli, Carolina e Sebastiano. Convivere per almeno un anno o vendere? Ha così inizio una strana convivenza, con un finale inaspettato.

Mio fratello, mia sorella

Una famiglia benestante, un padre fisico geniale e anticonformista. Due figli cresciuti nella sua ombra oltre che quella del Colosseo. Una trama che potrebbe a tratti ricordare gli Indifferenti, Nicola come Andrea Sperelli. Ma in realtà Nick lascerà tutto e andrà in Costarica per dimenticare e forse vivere. Tesla invece rimarrà, costruirà una famiglia e imparerà a convivere con la mancanza. Del fratello, dell’istinto e forse un po di se stessa. Tanto è uno spirito libero l’uno, tanto è responsabile e soffocante l’altra. Due persone agli antipodi. Ma la morte del padre e le sue regole anche dal mondo dei morti, porteranno i fratelli a confrontarsi e ritrovarsi. Un vero e proprio family drama dove non manca il confronto generazionale. I due orfani avranno a che fare anche con i figli di Tesla, Carolina e Sebastiano. Fashion victim la prima e creativo e schizofrenico il secondo. Insomma gli elementi principali delle storie familiari agrodolci, non mancano. Al contrario molti i risvolti sociali importanti: dalla schizofrenia alla difficoltà di essere mono genitori, dal tradimento alla importanza di una figura paterna ingombrante.

Una pellicola che offre buoni spunti di riflessione che però tocca solo superficialmente e due attori protagonisti che attirano gli spettatori grazie alla loro fama.