Leggiamo insieme la dilogia Iron Flowers di Tracy Banghart uscito in Italia per DeAgostini

Iron Flowers. Leggiamo insieme la dilogia fantasy/Young Adult di Tracy Banghart (DeA Planet) e scopriamo perché è una gagà adatta a tutti.

Volume 1

Non tutte le prigioni hanno le sbarre. In un mondo governato dagli uomini, in cui le donne non hanno alcun diritto, due sorelle non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Nomi è testarda e indisciplinata. Serina è gentile e romantica, e sin da piccola è stata istruita per essere un esempio di femminilità, eleganza e sottomissione. Sono queste le doti richieste per diventare una Grazia, una delle mogli dell’erede al trono. Ma il giorno in cui le ragazze si recano nella capitale del Regno, pronte a conoscere il loro futuro, accade qualcosa di inaspettato che cambierà per sempre le loro vite. Perché, contro ogni previsione, è proprio l’indomabile Nomi a essere scelta come compagna del principe, e non Serina.

E mentre per Nomi inizia una vita a palazzo, tra sfarzo e pericolosi intrighi di corte, sua sorella, accusata di tradimento per aver mostrato di saper leggere, viene confinata sull’isola di Monte Rovina, un carcere di donne ribelli in cui, per sopravvivere, bisogna combattere e uccidere. È cosi che entrambe si trovano prigioniere, l’una di una gabbia dorata e l’altra di una trappola infernale. Per le due sorelle la fuga è impossibile: un solo errore potrebbe significare la morte. E allora, quando non c’è soluzione, l’unica soluzione è cambiare le regole.

Un romanzo ribelle, all’insegna del girl power. Una storia che spinge a dire basta e a reagire. Perché nessuno ha il diritto di decidere per te.

Volume 2

Se c’è una cosa che Nomi ha imparato durante i mesi trascorsi a corte è che non bisogna arrendersi mai. Nemmeno quando tutto sembra perduto. Nemmeno quando Malachi, l’uomo che ama più di se stessa e legittimo erede al trono, viene spodestato dal fratello minore e bandito dal regno. Disperata, Nomi sa che le rimane un’unica speranza: raggiungere la sorella Serina nella prigione di Monte Rovina. Ma al suo arrivo non trova ad aspettarla le donne vinte e ferite che ha sempre immaginato. Perché le prigioniere di Monte Rovina si sono ribellate: alle loro ingiuste condanne, al loro ingiusto destino di donne.

E Serina, la dolce, remissiva Serina, è il capo della rivolta. Il dolore, la violenza e la sofferenza hanno cambiato sia Nomi che Serina, eppure le sorelle sono pronte a combattere l’una al fianco dell’altra. Per liberarsi dell’usurpatore e per ristabilire la giustizia – e l’uguaglianza – in tutto il regno. Perché, a volte, per costruire un mondo migliore bisogna prima ridurre tutto in cenere. L’attesissimo seguito di Iron Flowers: il capitolo conclusivo di una serie straordinariamente attuale che parla di libertà, di sorellanza, di resilienza e, soprattutto di femminismo.

Iron Flowers: una dilogia per tutti

Nel regno distopico di Viridia, le donne sono confinate a ruoli marginali e non possono imparare a leggere o a studiare. Vi sono delle leggi molto rigide per il genere femminile che impongono loro di dedicarsi a lavori umili, alla famiglia oppure alla preparazione per diventare delle Grazie, il ruolo più ambito e desiderato dalle giovani ragazze e dalle famiglie.

Una Grazia è una dama del sovrano, il quale ne sceglie tre ogni tre anni e le porta a vivere a palazzo; più che mogli si tratta di vere e proprie concubine/geishe. Nonostante ciò le ragazze spontaneamente o costrette dalle famiglie devono prepararsi sin da piccole a interpretare questo ruolo. Questa è la storia di due sorelle: Nomi e Serina. Una ribelle e sognatrice e l’altra realista e figlia dell’amore.

Entrambe sono state preparate sin da piccole a due destini molto diversi. Serina ha ricevuto dalla madre tutti gli insegnamenti per diventare una perfetta Grazia, mentre Nomi la sua ancella. In questo modo sarebbero rimaste sempre insieme. Il giorno delle selezini con grande sorpresa da parte della sorella, Serina viene scelta come Grazia e Nomi è costretta a partire e a lasciare il fratello gemello Renzo, il quale le aveva imparato a leggere e a scrivere nonostante sapesse che avrebbero corso dei rischi. Entrate a palazzo le sorti delle sorelle si ribalteranno e una delle due verrà allontanata da palazzo accusata di alto tradimento.

Da qui in poi lasciamo scoprire a voi lettori come prosegue la storia…

I romanzi fondano la loro trama sul potere femminile, sulle capacità e risorse delle donne e sulla loro forza interiore capace di cambiare il mondo. Attraverso i racconti di Nomi e Serina, l’autrice ci guida in una nazione dominata da uomini violenti e senza pietà, in un mondo dove le donne sono creature sottomesse, prive di qualsiasi libertà. Il punto di forza di questi romanzo oltre alla trama accattivante è la scrittura chiara e fluida, adatta a tutti e che permetterà molto più facilmente di immedesimarsi nelle due giovani protagoniste. Non è un fantasy per niente scontato ma ci regala una lettura piena di sorprese, azioni e inganni. Per nulla sdolcinato ma pieno di difficoltà che le donne dovranno affrontare anche a costo di mettere a repentaglio la loro vita. Il messaggio di Iron Flowers è chiarissimo: lottare sempre contro le ingiustizie e per i propri diritti.

In ogni società la donna è sempre stata considerata come il gentil sesso, e non in grado di affrontare le avversità della vita. Niente di più sbagliato se consideriamo tutte le difficoltà che le donne hanno dovuto sopportare nel corso della storia: le ragazze sono dolci e tenere, ma non vuol dire che non abbiano anche grinta e coraggio

Schede

Titolo: Iron Flowers: Solo il coraggio di una donna può cambiare il mondo

Autore: Tracy Banghart

Editore: De Agostini

Genere: Fantasy

Pagine: 286

Prezzo: 13,90

Titolo: Iron Flowers: Regina di cenere

Autore: Tracy Banghart

Editore: De Agostini

Genere: Fantasy

Pagine: 307

Prezzo: 15,67