Nonostante la credenza popolare, la medicina di oggi non è un settore libero da strutture caratterizzate da sessismo, razzismo, classismo e abilismo. Cosa vuol dire medicina di genere? Vediamolo assieme.

La medicina di genere. Facciamo un esempio, le donne affrontano sfide più difficili rispetto agli uomini nell’accesso alle informazioni e ai servizi sanitari. Queste sfide comprendono tassi di analfabetismo più elevati, mancanza di consapevolezza, scarso accesso al potere decisionale, atteggiamenti discriminatori nella comunità medica, conoscenza, formazione e consapevolezza inadeguate tra le comunità mediche sulle esigenze specifiche delle donne. Tuttavia, ci sono anche delle norme di genere che penalizzano gli uomini, soprattutto quando si parla di “mascolinità”.

Genere come costrutto sociale

« If boys and girls are different, they are not born, but made that way » (Bullough 2003).


 Il genere è un fattore cruciale per la salute umana. Ha un’influenza sul comportamento delle comunità, dei medici e dei pazienti. I ruoli di genere influenzano le azioni, le esperienze e le aspettative delle persone, tra cui, ad esempio, la dieta, lo stress, il fumo e l’attività fisica. Influenzano, quindi, la salute e la predisposizione alle malattie. L’identità di genere, invece, delinea la fluidità dei soggetti che si percepiscono come donna o uomo, con conseguenze sui comportamenti e sui sentimenti. Inoltre, esistono le relazioni di genere. Queste relazioni riguardano le interazioni tra i soggetti sulla base del genere attribuito. Il genere istituzionalizzato contempla la distribuzione del potere tra uomini e donne nella società e, soprattutto, inquadra le norme sociali che creano aspettative e realtà sociali per uomini e donne. In Occidente, le donne si trovano in una posizione svantaggiata. Infatti, gli stereotipi di uomini e donne corrispondono a tratti socialmente definiti, come attivo (maschio)/passivo (femmina) o razionale (maschio)/emotivo (femmina). Pertanto, il linguaggio medico ha questo pregiudizio di genere come caratteristica intrinseca, dove normale è uguale a uomo e anormale è uguale a donna. 

E il sesso?


È davvero complicato separare nettamente il genere dal sesso, “perché interagiscono l’uno con l’altro in modo continuo e multidimensionale“. Esiste infatti un’interconnessione tra la sfera biologica e quella sociale.

Esempio: le malattia cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari sono una causa frequente di morte sia per le donne che per gli uomini. Il paziente “standard” è sempre stato il maschio. La sintomatologia principale degli uomini è stata il dolore toracico da schiacciamento che sarebbe direttamente collegato alla presenza di angina. Studi recenti dimostrano che questo non accade nelle donne: per esempio, il sintomo più comune di angina nelle donne è la stanchezza e non il dolore al petto. In questo caso, un pericoloso pregiudizio di genere risiede nel presupposto che la malattia coronarica colpisca principalmente gli uomini. Questo pregiudizio di genere può quindi portare a una maggiore mortalità delle donne, poiché non si tiene conto della loro diversa sintomatologia. Per una diagnosi corretta e tempestiva, i medici devono tenere conto delle differenze di sesso nella sintomatologia e del rifiuto del pregiudizio di genere secondo cui solo gli uomini sono colpiti da questa malattia.

Questo è solo un esempio, ma i fattori legati al genere sono molteplici e lo spettro che coprono è ampio. Nella pratica medica e nella ricerca farmaceutica, i fattori cardine possono essere l’identità, lo status socio-economico, lo stile di vita, l’istruzione, l’etnia, la geografia, ecc.

La medicina specifica di genere

Nella medicina basata sulle evidenze[1] , il paziente non è considerato come un individuo, ma piuttosto come un membro di un gruppo, in particolare un individuo maschile. Tuttavia, per promuovere la salute globale, evitare errori sistematici, fornire una migliore assistenza sanitaria, diagnosi precise e terapie corrette, vi sono diversi determinanti sociali della salute di cui è fondamentale tenere conto. L’inclusione delle donne nella ricerca e negli studi deve aumentare, ma gli operatori devono anche essere consapevoli delle questioni di genere (come la stigmatizzazione e i pregiudizi impliciti), del contesto ambientale e dello stile di vita del paziente. Inoltre, per affrontare efficacemente le disparità nell’assistenza sanitaria che derivano dal divario di genere in medicina, è fondamentale riunire ed educare le diverse parti interessate, tra cui i responsabili della regolamentazione, le statistiche, gli operatori sanitari, i ricercatori, le aziende farmaceutiche e diagnostiche, i politici e i pazienti. Questa collaborazione contribuirà a garantire che gli individui ricevano cure appropriate e personalizzate.
In conclusione, avere questo approccio significa riconoscere l’importanza dei fattori biologici ma anche tenere conto del ruolo del contesto socio-culturale-economico e riconoscere che i concetti di sesso e genere sono intrecciati e non possono essere facilmente separati. Questa metodologia può essere identificata come “approccio basato sul sesso e sul genere”, essa costituisce il fondamento di una disciplina chiamata Medicina Specifica di Genere.


[1] https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/argomenti-speciali/processo-decisionale-in-medicina/medicina-basata-sull-evidenza-e-linee-guida-cliniche

Bibliografia
  • Ainsworth, C. Sex redefined. Nature 518, 288–291 (2015). https://doi.org/10.1038/518288a
  • Beauvoir, S. D. (1953). The Second Sex (9th Printing). Vintage Books / Random House.
  • Bullough VL. The contributions of John Money: a personal view. Journal of sex Research. 2003 Aug;40(3):230-236. DOI: 10.1080/00224490309552186. PMID: 14533016.
  • Campesi, I., Montella, A., Seghieri, G., & Franconi, F. (2021). The Person’s Care Requires a Sex and Gender Approach. Journal of clinical medicine10(20), 4770. https://doi.org/10.3390/jcm10204770
  • Mauvais-Jarvis, et al. (2020). Sex and gender: modifiers of health, disease, and medicine. Lancet (London, England)396(10250). https://doi.org/10.1016/S0140-6736(20)31561-0,
  • Phillips S. P. (2005). Defining and measuring gender: a social determinant of health whose time has come. International journal for equity in health4, 11. https://doi.org/10.1186/1475-9276-4-11
  • Stoller, R. (1968): Sex and gender: on development of masculinity and femininity. – Science House, New York.
  • Viola, A. (2022). Il sesso è (quasi) tutto: Evoluzione, diversità e medicina di genere (Italian Edition). Feltrinelli Editore.