Eva Luna, Clara, Alma e tante altre donne dalle mille sfumature, sono il variegato universo femminile che la scrittrice cilena ci ha regalato in questi anni.
Leggere i romanzi di Isabel Allende rende possibile percepire la presenza di un sottile filo rosso che, in particolar modo, lega le donne protagoniste dei suoi romanzi. Il mondo letterario creato da Allende è affollato di figure femminili le quali rappresentano vari modelli che oggi potrebbero essere amati o odiati.
Donne reali.
Sono donne reali a ispirare i personaggi dei romanzi di Isabel Allende, protagoniste di storie di vita vissuta e, in alcuni casi, autobiografiche. Le protagoniste attraversano e fronteggiano le vicende storiche del Cile e noi le accompagniamo, soffriamo e vinciamo insieme a loro. Se partiamo dalle origini, come dimenticare Clara, la protagonista de “La casa degli spiriti” e interpretata magistralmente dalla grande Meryl Streep nella trasposizione cinematografica con altri grandi attori scelti per il film: Antonio Banderas, Winona Ryder, Jeremy Irons e Glenn Close. Clara rappresenta la donna che, dotata di poteri particolari ne capisce l’importanza ma anche la condanna che comportano. È un’anima sofferente ma che emana luce e pace in chi la incontra sul proprio cammino. Rispetto ad altri personaggi, Clara rappresenta un’eccezione ma, al tempo stesso, racconta una femminilità che ancora si abbassa ad una società dove le donne sono considerate su un gradino più basso e che viene circondata da una sorta di realismo magico, il cui suo massimo rappresentante è Marquez.
La “lotta” letteraria di Isabel Allende.
In un’epoca dove la lotta femminista a volta sfocia in discorsi più frivoli toccando tematiche meno stringenti, Allende costruisce tutta una serie di modelli di donne che rappresentano, in qualche aspetto, tutte noi. Il riscatto, l’amore, la sottomissione e la rivincita muovono le trame dei libri della scrittrice cilena su uno sfondo che viaggia nei secoli. Ogni donna descritta da Allende porta con sé un pezzettino di lotta e rivalsa. Sono donne forti che, come tutti, mostrano debolezze e fragilità disarmanti ma che, nel momento di lottare, lo fanno con coraggio.
Eva Luna.
Altro libro per me indimenticabile è Eva Luna: la storia di una bambina che vediamo crescere tra povertà e mille difficoltà fino a diventare una donna completa che ha costruito una particolare personalità dalle cadute durante la sua vita. Acuta osservatrice, avventurosa con una spiccata personalità, la piccola cresce in un mondo oppresso dalla dittatura e divorato dall’ingiustizia, ma che affronta e trasforma con fantasia e ribellione. Ne nasce un’indimenticabile figura di donna, con una grande capacità affabulatoria sviluppata anche sulla base delle sue esperienze. L’amore diventa un aspetto importante della sua vita perché la donna è amore, al di là della corazza che può costruire all’esterno.
Donne dell’anima mia.
In questo romanzo, le donne di una famiglia combattono contro un patriarcato ed un maschilismo che hanno ancora radici ben ancorate. Richiama una società del passato dove la donna, nonostante i tantissimi limiti, cercava spiragli di libertà. È un racconto autobiografico e familiare dove, attraverso le storie che si evolvono e giungono a conclusione, la scrittrice manifesta la sua indole femminista che l’accompagna fin da quando ha l’uso della ragione. La “lotta” di Allende è delicata, come una goccia che, a poco a poco, scava la pietra e lasciando segni indelebili.
La donna di Allende.
La scrittrice cilena crea donne che si rifiutano di essere trattate come vittime, hanno dignità e coraggio, si rialzano, vanno avanti e lo fanno senza perdere la capacità di vivere con amore, compassione, gioia. Parla di donne che bruciano di passione e di amore come Alma Belasco, protagonista de “L’amante giapponese”. Un amore, quello di Alma, che sorpassa il tempo e lo spazio. Il suo amore per Ichimei è saldo. Un amore che travalica i confini della razza e della tradizione, lasciando che gli ostacoli scivolino via per ricomporre ogni pezzo al proprio posto.
Un realismo magico.
Le storie di Allende sono come piume che si poggiano sulle nostre anime fino a incastonarsi attraverso un realismo magico che crea quasi una dimensione ultraterrena ma dannatamente reale. Ogni storia è un pezzo della personalità di Allende, c’è molto di lei nei suoi libri e nelle donne che dominano tutta la sua letteratura. Allende è la scrittrice delle donne che lotta per le donne, per i diritti violati (non dimentichiamo che ha vissuto la dittatura di Pinochet salvo lasciare il Paese e ha visto come nel suo Paese le donne non avessero quei diritti che oggi abbiamo); è la scrittrice che racconta che tutto è possibile, che le donne possono e devono affermarsi in ogni campo perché non c’è niente che possa impedircelo se non quei limiti che noi stessi ci poniamo. L’universo femminile di Isabel Allende è poesia e magia al tempo stesso.
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