primo amore
L’amore è bello ma il primo amore è diverso. Lo dice la scienza. E a noi lo ricorda la memoria che rivive quei momenti unici (nel bene e nel male) della nostra vita. Vediamo insieme come mai gli scienziati parlano di “trauma”.

Perché il primo amore non si scorda mai? Prima di tutto perché è l’insieme di tante “prime volte”: il primo bacio, il primo rapporto intimo (non sempre ma spesso è così), le prime bugie raccontate in famiglia per rubare tempo da dedicare all’amato. E non ultimo, il primo dolore, quando la storia finisce. In altre parole, il primo amore, bello o brutto che sia, resta impresso nella nostra memoria. La scienza lo conferma, parlando niente meno che di un vero e proprio trauma. 

Lo dice la scienza.

Uno studio della Stony Brook University di New York ha scoperto che la prima volta che si prova un sentimento amoroso si attivano i circuiti neuronali dell’ansia, innescando un meccanismo simile a quello provocato da un trauma. Ai volontari che si sono sottoposti alle prove sono state mostrate foto di persone con cui avevano avuto una relazione. E quando veniva mostrata loro la diapositiva del primo amore si attivavano le stesse aree del cervello che regolano i meccanismi delle dipendenze. Il primo incontro con l’amore avviene solitamente in adolescenza, un momento della vita di ognuno di noi non adatto a farci intrecciare con una persona un rapporto a lungo termine. Pare infatti che prima dei vent’anni il cervello sia ancora in crescita, in fase di sperimentazione anche sentimentale. La ricerca ha prodotto risultati identici anche nel Regno Unito e in Cina. Tutto il mondo è paese…

Cosa si ricorda con più nostalgia?

Dell’amore e dei suoi ricordi è il primo bacio ad avere la meglio sulle altre immagini che stazionano nel nostro cervello. Per alcuni il primo bacio è abbastanza traumatico, ma comunque irripetibile. Per sua natura, abbiamo visto, il primo amore non è quello della vita. A volte non è così, magari i due si sposano, ma per la maggior parte di noi, quell’amore resta un ricordo. Di solito è uno dei due a troncare. Talvolta per cause esterne al proprio volere, come un cambio di città, per esempio. Oppure la fine delle vacanze.

Un vero e proprio lutto.

La fine del primo amore per il nostro cervello è un vero e proprio lutto, anche quando il sentimento era platonico e univoco. Le fasi per superare questo choc sono le medesime che si affrontano da adulti: elaborazione, accettazione e guarigione. Ma si tratta della prima volta, quindi sarà, ahimè, indimenticabile. Pensiamo a quanto abbiamo sofferto noi, prima di prendere in giro magari un ragazzo o una ragazza che piangono disperati per la fine di un amore estivo.

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immagine di copertina di Michaela St