Agatha Christie, considerata ancora oggi come la grande e incontrastata regina del crimine – così recita da ormai cinquant’anni il suo editore londinese Harper & Collins – ha scritto, come ben sappiamo, una settantina di romanzi che hanno venduto più di due milioni di copie ciascuno e sono stati tradotti in oltre quarantacinque lingue. Solo il grande William Shakespeare e la Bibbia sono stati capaci di superare certe cifre…

Il suo personaggio più famoso (e forse anche odiato, secondo i rumors) è il detective belga Hercule Poirot, mentre il più amato, ma meno sfruttato, è la dolce e acutissima vecchina inglese Miss Jane Marple. Molte storie create dalla Christie sono diventate film e serie TV, tra le quali va certamente menzionata la fortunata serie della Granada con David Suchet nei panni dell’investigatore belga. Ma la Christie continua a stupirci ancora: per avvicinarsi alle nuove generazioni manga e fumetto-dipendenti, la Harper & Collins ha deciso di pubblicare i migliori e più famosi romanzi della Christie a fumetti.

Le storie finora pubblicate vanno da The Secret Of Chimneys  (Il segreto di Chimneys) a The Murder Of Roger Ackroyd  (L’assassinio di Roger Ackroyd), Murder on the Orient Express (Assassinio sull’Orient Express), Death on the Nile  (Assassinio sul Nilo) e i nuovissimi: The Secret Adversay  (Avversario Segreto) e And Then there Were None…  (Dieci piccoli indiani) e tanti altri ancora.

Tutte le sceneggiature e gli adattamenti sono di Hoghot e del più grande esperto francese della Christie, ovvero Francois Rivière; mentre i disegni sono di svariati autori svizzeri e belgi. Il disegno è accattivante e regala ai personaggi della Christie la vita (questa l’opinione della BBC che nel recensire i primi due libri ha addirittura dedicato loro un’intera pagina del suo sito).

Il formato è un A3 con copertina rigida e i fumetti sono a colori. Alcune tavole raggiungono livelli veramente alti e la resa dei romanzi è molto cinematografica. Un appuntino: il fumetto di Death on The Nile  (Poirot sul Nilo) segue un po’ troppo il film per la tv con David Suchet anziché il libro, ma la resa del romanzo resta la stessa.

Gli inglesi sono estasiati dal prodotto finale: è per loro una grande e favolosa introduzione ai lavori di Agatha Christie e, proprio come i romanzi, ti agganciano fino all’ultima pagina. Vale la pena leggerli? Se si ha un buon livello di inglese e se ci si trova a passare per Londra (e tutto il Regno Unito) vale la pena di comprarli e leggerli. Se non altro per arricchire la collezione di Agatha Christie o per fare un po’ di pratica con l’inglese. Ma anche stando seduti al Pc se vi va di ordinarli da Amazon ci sono persino dei piccoli sconti.