La lama dell’assassino. Una giovane quindicenne scompare nel nulla. La “ballerina di Palermo”, come la chiamano i giornalisti si è come volatilizzata. Si pensa ad un regolamento di conti di stampo mafioso ma, la verità è quella che non ti aspetti.
Una scomparsa che lascia il segno.
La lama dell’assassino. Salvo Toscano torna in libreria con un nuovo, intenso thriller, edito da Newton Compton Editore, che viaggia in due epoche diverse. “La lama dell’assassino” racconta la scomparsa della giovanissima Elena Vitale, scomparsa a Palermo. Di lei non ci sono tracce e gli investigatori, fuorviati da alcune intercettazioni telefoniche, arrestano il boss Quartararo, accusandolo di essere in qualche mondo coinvolto nella scomparsa, se non di essere addirittura il mandante. Ma niente è ciò che sembra.
I fratelli Roberto e Fabrizio Corsaro, rispettivamente un avvocato e un giornalista di cronaca, si trovano entrambi coinvolti in questo caso. Il racconto si snoda attraverso tre voci: le prime due sono dei fratelli che, oltre a narrare l’evolversi dell’indagine, raccontano anche stralci della loro vita quotidiana e familiare, alle prese con figli, mogli, amiche, genitori. Mostrano un lato umano che li rende uomini normali con pregi e limiti con i quali si confrontano quotidianamente. La terza voce, invece, è quella di Rosalba Marfia, scomparsa nel lontano 1997, attraverso le pagine del suo diario.
Un tuffo nel passato
Nel 1997 Rosalba Marfia, anche lei di quindici anni, scomparve e di lei non si è saputo più nulla. Il suo caso è stato dimenticato ma, grazie alle sue conoscenze, Fabrizio Corsaro, ne viene a conoscenza e analizzando gli articoli scritti in quel periodo, nota un parallelismo tra le due sparizioni e una persona legata ad entrambe: Francesco Vitale, il padre di Elena. Sembra di essere davanti ad un rompicapo, una corsa per salvare Elena e riportare alla luce il caso di Rosalba, affinché anche per lei vi sia giustizia. Ma ciò che i due fratelli scopriranno sembra tratto da un film di fantascienza.
Toscano non delude mai
Salvo Toscano, ancora una volta, non delude; ci porta a Palermo, tra gli uomini con i loro problemi e le loro speranze. Un thriller architettato con maestria, modo tale che il finale sia un vero e proprio shock per chi legge. Nulla è scontato e nulla è ciò che possiamo immaginare.
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