Il giornalista e critico enogastronomico Angelo Peretti propone un’opera sul vino fuori dagli schemi. Non un freddo manuale tecnico né una classica guida alla degustazione ma una riflessione acuta e sensibile sul rapporto del vino con l’interiorità umana.

Angelo Peretti propone un percorso sentimentale, emozionale e intellettuale,. Ricco di citazioni e con centottanta suggerimenti enologici, dove ciò che più conta è approcciare al vino con spontaneità, assecondando il proprio piacere personale.

Esercizi spirituali per bevitori di vino è la nuova opera di Angelo Peretti. Vincitrice dell’edizione 2023 del premio intitolato al compianto direttore editoriale del Touring Club Italiano Michele D’Innella, istituito dalla guida Vinibuoni d’Italia. L’autore mette al servizio dell’appassionato di vini, sia esperto che neofita, la sua trentennale esperienza all’interno del mondo vitivinicolo.

E presenta un libro atipico, che a suo dire contiene stille di eresia enologica. In cui il focus è l’essere umano, considerato il vero ingrediente segreto del vino. Sono infatti i vignaioli e i bevitori, con il loro vissuto e le loro intenzioni, a dare personalità al vino e a renderlo unico – Se quel tal vino dato per eccelso non ti piace, prendine atto e cambia vino. Non è un’arte da poco sapersi affidare al proprio gusto.

Peretti ha deciso di organizzare la sua opera in ordine alfabetico: vi sono novanta brevi capitoli o, come da lui chiamati, sorsi; a partire dalla A e concludendo con la Z.

Abbiamo titoli come Adesso o Apnea, o ancora Enigma, Ossimori e Zapping, in cui si offrono riflessioni inerenti al vino. Ma non focalizzate esclusivamente su di esso. È infatti l’umanità il centro pulsante. Sono i modi in cui affrontiamo la vita, sono le nostre sfumature emozionali e intellettuali, e le loro interazioni con questa bevanda:

Più sono andato avanti a occuparmene, per professione o per svago, più mi sono persuaso che bere il vino rappresenti una specie di esercizio spirituale simile, per certi versi, a quello praticato dai filosofi che riflettono sul senso dell’esistenza.

Angelo Peretti narra aneddoti personali, cita le parole di personalità del mondo culturale. E offre le sue considerazioni sincere e genuine sui nostri tempi complicati, dove l’innaturale frenesia e l’effimera corsa al successo stanno soffocando l’animo umano e il suo bisogno di lentezza: noi non assaporiamo più i piccoli piaceri della vita, e abbiamo quasi perso la capacità di emozionarci. Un bicchiere di vino, magari in compagnia, può essere un modo per ritrovarci, per parlare, per condividere e per affermare la nostra vera natura.

Infine, molto utili e adatti a chi vuole avere una bussola per orientarsi nello sterminato universo dei vini, sono i consigli enologici presenti alla fine di ciascun capitolo. Due vini, uno italiano e uno straniero, che hanno un’attinenza con il contenuto appena espresso e che hanno soprattutto un legame stretto con le loro terre di provenienza. Per Angelo Peretti è infatti fondamentale la comunione con la natura e con il mondo contadino – Il senso di appartenenza a una comunità contraddistingue tutti i migliori vini che io abbia bevuto; anzi, non credo che un vino si possa definire veramente buono se gli manca il senso della comunità.

Casa Editrice: Edizioni Ampelos

Collana: La comunicazione del vino

Genere: Enologia

Pagine: 288

Prezzo: 25,00 €

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