
Ad appena due anni dalla pensione, all’età di 58, la giornalista canadese Lisa LaFlamme viene licenziata dalla sua emittente televisiva per ragioni che non potevano che suscitare biasimo e sdegno. La anchorwoman è apparsa in video con i capelli grigi…
Il caso LaFlamme. Sembra una candid camera, tanto pare assurda una cosa simile ma è successo davvero. Non solo la scelta di immagine della donna è stata additata, contro un curriculum e una carriera di tutto rispetto. Ma l’aggravante secondo i responsabili dell’emittente tv perchè tale decisione LaFlamme l’ha presa senza una chiara autorizzazione.
Il merito professionale declassato da un look imposta
Non si può fare a meno di discutere sulle ragioni sessiste e di discriminazione legata all’età nei media, che nel 2022 sembrano quantomai anacronistiche. Per ogni passo avanti verso l’emancipazione, si verifica qualcosa che ci fa ritornare indietro di diversi passi. La giornalista Lisa LaFlamme ha seguito per la tv canadese le storie e i fatti più importanti degli ultimi anni. Conducendo il notiziario serale più seguito nell’ultimo decennio, tanto da essere premiata quest’anno con Canadian Screen Awards come migliore conduttrice nazionale. Eppure lo scorso lunedì, il 15 agosto, è stata data all’improvviso la notizia del suo licenziamento. Tutto ciò ha innescato in Canada immediati e inevitabili dibattiti in merito alle motivazioni della tv canadese.
L’annuncio
A dare l’annuncio la stessa LaFlamme in un video su Twitter. Spiegando che già lo scorso giugno Bell Media, l’azienda di CTV News, ha deciso di sospendere il suo contratto dopo 35 anni e a meno di due anni dalla scadenza. “Sono state presa alla sprovvista e sono ancora scioccata, rattristata da questa decisione”, ha detto la giornalista. Aggiungendo che le era stato chiesto di mantenerne in riserbo per un po’.
“A 58 anni pensavo di aver ancora molto altro tempo per raccontare nuove storie che hanno un impatto sulle nostre vite quotidiane”, ha spiegato la giornalista, che si è occupata dei maggiori eventi del suo tempo, tra elezioni, guerre e disastri naturali. Lisa LaFlamme infine ha salutato così i suoi telespettatori. “Se da un lato è devastante lasciare Ctv News in un modo che non è frutto di una mia scelta, dall’altro sappiate che informarvi è stato il più grande onore della mia vita e vi ringrazio per essere stati sempre presenti”.
Anche alle donne in tv sarà permesso invecchiare?
Il network replica barricandosi dietro la giustificazione di una “decisione aziendale” che segue “i cambiamenti delle abitudini del pubblico”. Peccato che i primi a sollevarsi contro questa decisione sia lo stesso pubblico, oltre i colleghi dei media e vip della cultura, tutti unanimi nel leggere tra le vera causa del siluramento della popolare giornalista la sua scelta di mostrare i suoi capelli al naturale. Di fatto Lisa LaFlamme aveva già fatto notizia proprio quando nel 2020 aveva smesso di tingerseli.
Una scelta capitata e maturata durante la pandemia, aveva spiegato lei stessa in un’intervista. Non potendo andare dal parrucchiere, si era stancata di farlo da sola ogni giorno prima di andare in onda. “Alla fine ho detto: ma perché dovrei preoccuparmi? Onestamente, se avessi saputo che l’esperienza sarebbe stata così liberatoria, l’avrei fatto prima”. Tuttavia, secondo il quotidiano canadese «Globe and Mail», il nuovo stile non era piaciuto a Michael Melling, direttore esecutivo di CTV News, che avrebbe chiesto chi le avesse dato l’autorizzazione.
La scelta di LaFlamme
Sono in molte in Canada a supportare sui social la scelta di LaFlamme, e protestano ricordando che il suo predecessore, Lloyd Robertson, andò in pensione a 77 anni. Non vengono riconosciuti in tal modo pari diritti e pari opportunità. E si nega alle donne la libertà di essere se stesse, di mostrare la loro autentica immagine, coerentemente anche alla propria età. Perchè si può vedere un giornalista brizzolato, con i capelli sale e pepe, un inviato magari in zone di guerra che non mostra un volto fresco di rasatura, senza che nessuno esprima la minima obiezione? E invece i capelli grigi di una professionista devono diventare la “pietra dello scandalo”?
È possibile che si debba considerare un atto di coraggio (perchè non allineato con i canoni) quello di un donna? Un personaggio pubblico, che con disinvoltura mostra l’età che avanza davanti a una telecamera? E che che finisca per pagare a scapito della proprio professione un’azione che dovrebbe essere quantomai naturale, come quell’immagine alla quale sceglie di aderire. È ridicolo trovarsi al punto in cui fa notizia il colore dei capelli di una professionista sotto le luci di uno studio televisivo, diventando motivo di licenziamento.
i capelli grigi
“Le donne non sono una fauna speciale e non capisco per quale ragione esse debbano costituire un argomento a parte: come lo sport, la politica e il bollettino meteorologico […]”, scriveva Oriana Fallaci nel 1961 nella sua prefazione a “ Il sesso inutile”. Sessant’anni dopo siamo allo stesso punto. In fondo, ben poco è cambiato, la donna continua a essere una sorta di “minoranza” da tutelare perchè anche l’ovvio è sempre contestabile, come quei capelli grigi di Lisa LaFlamme.
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