Barbara Fabbroni, autrice tra i tanti anche di Amélie (Armando Curcio Editore) racconta di sé, della sua professione e della sua vita per gli altri. Una donna che nel lavoro ha messo tutta se stessa, trasformandolo in creazione. Un esempio da inserire tra le nostre #womeninbusiness

Barbara Fabbroni.

Chi sono?

Uh-la-là, bella domanda! Non so ancora trovare una risposta soddisfacente di là dall’essere identificata come: psicoterapeuta, giornalista, criminologa, scrittrice, opinionista tv, blogger e influencer.

Sostanzialmente sono una persona curiosa, una donna in cammino cui piace scoprire sempre nuovi orizzonti e possibilità. Tutto il resto fa parte del mio viatico che ha toccato mete dolorosa, faticose, impegnative, per poi ripartire con in tasca tanti sogni e desideri da realizzare.

La vita non è un “boccon da ghiotti”, ha le sue tempeste, i suoi momenti sereni e le sue cadute libere dove trovare da aggrapparsi spesso diventa impossibile. Nella mia vita ci sono state tante, tantissime cadute, ognuna mi ha insegnato e regalato qualcosa, soprattutto quando, rialzandomi, ho cercato nuovi itinerari.

Dico sempre che non importa quante volte cadiamo ma come ci rialziamo.

Ah, dimenticavo: sono anche molto ambiziosa. In tutto questo c’è la cosa più importante che ho realizzato: mio figlio, un amore eterno che abita il mio cuore, la mia mente e la mia anima. Adesso è un uomo in cammino, capace, intelligente, intuitivo, visionario, gentile, generoso, con un cuore e un’anima unica. A lui ho insegnato a seguire i suoi sogni, a non arrendersi neppure davanti alle avversità più impegnative, devo riconoscere che è molto più bravo di me. Il figlio deve sempre superare il genitore! Non ha avuto una vita facile ma ha grinta e determinazione da vendere. Sono orgogliosa di lui, dell’uomo che è diventato.

E poi ci sono loro, i miei adorati pelosetti: Sigillino, Polly e Nina. Mi amano e mi supportano, sono una parte fondamentale della mia vita, fonte di ispirazione e calore familiare quando rientro a casa dopo una giornata faticosa e densa di impegni. Riannodando questo breve dialogare che sa molto di diario intimo torno alla prima domanda:

Chi sono? Sono Barbara, una donna, una mamma, una lavoratrice instancabile, una sognatrice con tanti desideri da realizzare, guardo il mondo e cerco di apprendere ogni più piccola sfumatura perché la vita, quella vera, si apprende ascoltando, osservando, sentendo e soprattutto emozionandosi.

Non mi dilungo più perché una cosa che ho imparato è quella di esserci senza eccedere; quindi, chi è curioso può andare nei miei tanti canali di comunicazione (social, blog, internet) e nutrire la curiosità che spero abbia stimolato.

Grazie Pink Magazine Italia: siete forti!

Barbara