Oggi parliamo di Il giunco mormorante, romanzo breve di Nina Berberova, ottimo anche in situazioni di “blocco del lettore”.

Il giunco mormorante. Solo pochi giorni fa, su questa rubrica parlavamo di amori irrisolti e di quanto più siano impossibili e “ostacolati dalla vita”, più possano apparire ingannevolmente romantici.

Nina Berberova, in Il giunco mormorante, racconta proprio questo straordinario inganno.

Un romanzo profondo e altamente introspettivo, capace in sole 80 pagine di lasciare una traccia ben definita nell’animo del lettore.

La capacità di Berberova di usare le parole è straordinariamente magnifica.

In questo libro breve, troverete una grande storia, e in alcune sue parti potrete ritrovare voi stessi.
È proprio questo il messaggio che l’autrice cerca di trasmettere con questo testo.

Nina Berberova ci parla della “No man’s land”, chiamando così il luogo in cui ognuno di noi è totalmente padrone di se stesso. Ogni individuo, secondo l’autrice vive la propria  esistenza conducendo una vita visibile a tutti, e un’altra che appartiene solo a se stesso. 

Con questo non ne vuole fare una suddivisione tra vita morale e vita immorale, ma un’espressione di libertà assoluta. Ognuno di noi ha bisogno di vivere anche solo un’ora al giorno o qualche ora a settimana, nella libertà assoluta. Se una persona, per qualunque motivo, nella vita non usufruisce mai di questo suo spazio privato, arriverà il giorno in cui si renderà conto di non essersi mai incontrata con se stessa.

Il giunco mormorante racconta la storia di una donna forte, una scrittrice russa, che vive a Parigi con suo zio, uomo di scienze, durante la seconda guerra mondiale. 

All’inizio di questa storia è costretta a separarsi dall’uomo che ama, quando lui, a causa della guerra decide di tornare in Svezia, la sua terra d’origine. I due si perdono e, date alcune circostanze dettate dalla vita, si rincontreranno a Stoccolma anni dopo. 
La loro storia a Parigi apparteneva proprio a quella No man’s land (Terra di nessuno) di cui ci parla la scrittrice. Quando i due amanti si rincontreranno la protagonista si troverà a doversi interrogare su cosa ha davvero significato la loro storia d’amore, ma soprattutto su cosa ha determinato la loro separazione.

Il giunco mormorante è come una lirica che trova la sua più alta manifestazione nell’espressione dei sentimenti.

Ne consiglio la lettura a tutti, ma soprattutto a coloro che hanno  bisogno di risposte e di trovarle in se stessi.