Gli adolescenti sono spesso ingestibili, irritabili, aggressivi e a noi genitori spetta il compito difficile di affrontare questa tempesta nell’attesa che passi.

L’adolescenza…chi di noi non se la ricorda come uno dei momenti più belli della nostra vita, ricca di esperienze uniche che ahimè in futuro non si ripeteranno più, un momento unico e importante nella vita di un uomo e di una donna.  L’adolescenza è caratterizzata da sbalzi d’umore e da un cambiamento del proprio corpo molto importante, i litigi con i genitori sono all’ordine del giorno e vi è un forte bisogno di indipendenza.
Il cambiamento più evidente avviene a livello fisico, che si sviluppa più velocemente rispetto a quello della psiche generando così una crisi d’identità, dove abbiamo un corpo da adulti con una mente e un cuore ancora bambino, e questo genera tanta confusione.

Oltre al cambiamento fisico vi è anche una rivoluzione all’interno della famiglia dove avviene una mutazione nel rapporto tra genitori e figli.

Cambiano i punti di riferimento, non sono più mamma e papà ma gli amici, si entra in un vero e proprio conflitto con il mondo degli adulti che diventano dei bersagli di continue critiche da parte dei propri figli.

Ecco 3 consigli per gestire al meglio questa temuta fase:

NON RIMPROVERARE LA LORO EMOTIVITA’

Quando un bambino si avvicina all’adolescenza le sue emozioni diventano più intense. Questo significa che gli adolescenti sentono e percepiscono in maniera molto più forte le emozioni. Lo svantaggio di questa maggiore emotività è che gli adolescenti possono diventare più facilmente irritabili, arrabbiati e lunatici.

NON SFUGGIRE IL CONFLITTO, GESTISCILO

I ragazzi hanno un grande bisogno di relazionarsi con l’adulto e di conseguenza anche del conflitto. Nell’adolescenza sembra che ci sia la spinta a fare quello che non si potrebbe fare. La trasgressione diventa un elemento essenziale nel percorso di crescita che porta i ragazzi a confrontarsi con le proprie responsabilità, con la libertà, e quindi con le conseguenze delle proprie azioni. In questo il ruolo del genitore è fondamentale, è importante per i ragazzi sperimentare l’autorità dell’adulto, bisogna essere rigorosi nel fissare limiti precisi, solo così gli daremo l’occasione di trasgredire veramente e comprendere dagli eventuali errori. È normale che un figlio si arrabbi con un genitore, penserà che le sue idee e i suoi consigli siano sbagliati, il conflitto è una parte normale e sana della vita. Il modo in cui lo affrontano verrà imparato in gran parte dal modo in cui anche i genitori gestiscono i conflitti. 

LASCIA SPAZIO

Una componente importante dell’adolescenza non è solo “imparare chi sei” (cioè la propria identità), ma anche imparare a inserirti nella società. L’attenzione sociale fondamentale degli adolescenti si sposta dalla famiglia agli amici. Sebbene i genitori siano ancora influenti, i coetanei iniziano a esercitare una presa maggiore sul modo di pensare e comportarsi. Può essere una sfida per alcuni genitori lasciare che i loro figli esercitino l’indipendenza, ma è un passo importante da compiere in questo periodo. I ragazzi hanno bisogno di trascorrere del tempo con altre persone della loro età per sviluppare abilità sociali e provare un senso di appartenenza. Trascorrere del tempo tra di loro aiuta gli adolescenti a imparare come interagire e formare connessioni positive con altre persone, specialmente con quelle che potrebbero essere molto diverse da loro. Il dialogo è fondamentale è giusto esprimere delusione, frustrazione o preoccupazione, ma è consigliabile non urlare, piangere o allontanarsi dalla conversazione. Se il figlio adolescente crede che il genitore non possa sopportare quello che ha da dire, probabilmente sceglierà di dirlo a qualcun altro.

L’adolescenza non durerà per sempre, il periodo più “burrascoso” normalmente è all’inizio di questa fase e si attenua intorno ai 17 o 18 anni. Resistete!