Padre Occidentale di Simone Lisi per Effequ editore è un libro che parla di relazioni familiari e Occidente attraverso lo sguardo di un uomo che pratica yoga
Padre Occidentale è un libro che sembra voler indagare sul come lo yoga arriva in Occidente e si diffonde in Italia e a Firenze ma che di fatto, ci porta per mano nel mondo delle relazioni e dei rapporti generazionali con garbo ed eleganza nella scrittura e nell’esposizione di situazioni a tratti complicate, a volte grottesche. Sullo sfondo la nostra civiltà occidentale di per se confusa e bizzarra, protagonisti il maestro di yoga Aldo e suo figlio Silvio, che nel corso della loro praticamente fallimentare indagine sull’origine dello yoga, in un susseguirsi di digressioni e strade interrotte portano al cuore del lettore le relazioni padre-figlio nella società odierna.
Si indaga sull’origine dello yoga per approdare al cuore delle relazioni padre-figlio nella società contemporanea. Una relazione che riguarda tre generazioni a partire dal Novecento, dove nonno Brunello è protagonista e custode di segreti irrivelabili, suo figlio Aldo un fricchettone anni ’70 maestro di yoga imbevuto di idee new age e relativi contorni e il figlio Silvio, impiegato pro tempore alle poste, aspirante scrittore, che si lascia coinvolgere dall’idea del padre di scrivere un romanzo sullo yoga.
In questo libro la narrazione ironica, realistica e malinconica allo stesso tempo ci parla di personaggi irrealizzati nello spaccato di una città contemporanea in cui la realtà si presta naturalmente alla finzione narrativa. Tutti i protagonisti del romanzo assomigliano a qualcuno che tutti noi abbiamo conosciuto, e questa rende bello leggere Simone Lisi, che con la sua scrittura, aderente alla realtà, la trasforma miscelando nei personaggi identità diverse aldilà del verismo e del realismo, raccontando una storia possibile che non ha bisogno di fantasia perché nella realtà c’è molto di più, basta saperlo “vedere”. Perché se anche l’atmosfera storica nel quale è inquadrato il romanzosia secondaria, di fatto, descrive la realtà esistenziale e originale del nostro tempo. Un’epoca, la fine del Novecento nella quale convivevano, senza problemi, la new age e l’edonismo reganiano.
Simone Lisi affronta il rapporto padre figlio con ironico scetticismo, e un profondo amorevole sentimento che trapela da ogni parola. Lo stile, la scrittura elegante, la corretta proprietà della lingua mi riportano alla mente l’originalità della scrittura di Andrea De Carlo prima maniera, una metafora, questa mia comparazione dei due scrittori, per sottolineare, unicamente, che Simone Lisi è uno scrittore, finalmente, dopo trent’anni, veramente nuovo e bello da leggere, al punto che vorresti che il libro non finisca.
Ma alla fine cos’è lo Yoga? Forse flessibilità nei confronti della vita? Forse una sorta di filosofia di vita? Forse Yoga è fare quello che ci fa stare bene!
Ironia, malinconia, garbo, proprietà di linguaggio, realtà e affettoin questo romanzo sono in un equilibrio perfetto, degno di un vero Yogi.
Angela Arcuri
Simone Lisi classe1985, laureato in filosofia, scrittore e libraio fiorentino, giurato del premio Prato Poesia e tra i fondatori della rivista In fuga dalla bocciofila, ha già pubblicato negli anni scorsi diversi racconti in antologie tra cui Odi. Quindici declinazioni di un sentimento (effequ, 2017); Vocabolario minimo delle parole inventate (Wojtek, 2020) e riviste tra le quali, L’inquieto, Verde Rivista e molte altre; dopo aver pubblicato nel 2018 il romanzo Un’altra cena o di come finiscono le cose torna oggi in libreria con questo nuovo imperdibile romanzo Padre Occidentale. L’ineffabile origine dello yoga (effequ 2021).
There are 2 comments on this post
Comments are closed.